Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Covid, la rabbia dei parenti delle vittime «Ci sono colpe»

- M. Ri.

«Vogliamo sapere se sia stato fatto il possibile per salvare i nostri cari e perché nelle cartelle cliniche ci sono diversi buchi». Antonella Novello fa parte del Comitato nazionale familiari vittime del Covid che, a metà giugno, è stato ricevuto dalla commission­e d’inchiesta regionale che sta valutando la gestione della pandemia. «Perché non potevamo visitare i nostri parenti ricoverati? È vero che agli ospedali sono stati elargiti 3.700 euro al giorno per ogni paziente Covid non ricoverato in terapia intensiva?», sono solo due delle domande poste alla commission­e. Novello dice che, al momento, lei e le altre 30 famiglie venete iscritte al comitato non hanno ricevuto risposte. «Nella cartella clinica di mio papà ci sono 4 giorni di buco in cui non sappiamo come lo abbiano assistito», sottolinea la donna, ripensando al 2 gennaio 2021, quando a Dolo, è morto suo padre: il 90enne Egidio Novello, storico maestro elementare di Mirano. «Quando chiamavamo l’ospedale non riuscivamo mai ad avere informazio­ni chiare», continua Antonella che, come tante famiglie del comitato, ritiene che il proprio caro non abbia ricevuto cure sufficient­i. Tra i familiari, alcuni puntano il dito contro la casa di riposo Antica Scuola dei Battuti di Mestre, chiedendo perché non sia stata aperta un’inchiesta dopo le morti avvenute nella struttura. «Siamo tante famiglie, e qualcuna ha perso anche parenti giovani che non avevano problemi sanitari alle spalle», aggiunge Novello che crede che molte morti si sarebbero potute evitare. «Quante cure monoclonal­i sono state prescritte dai medici di famiglia?», è stato chiesto in commission­e. Intanto ieri ci sono stati 1.584 nuovi casi e un decesso: i positivi sono 15.646; i ricoverati 95.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy