Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cento anni di Cardin Dai modelli-icona al green con «Cent»
Passato e futuro a braccetto in una sfilata che, ieri sera nella cornice di Ca’ Bragadin, la casa veneziana di Pierre Cardin, ha voluto ricordare lo stilista nel centenario dalla sua nascita. Con una selezione dei suoi preziosi modelli in un fil rouge che ne ripercorre la storia dalle origini e l’evoluzione nello stile e nel design. «Proponiamo tre-quattro abiti originali per ogni decennio dei settanta della sua carriera — ha spiegato a poche ore dall’evento Rodrigo Basilicati Cardin, presidente e direttore generale della Maison Cardin —. Già alla fine degli anni Cinquanta si vede lui, il suo modo di lavorare e il suo pensiero: per mio zio era importante diffondere il più possibile, a lui va il grande merito di aver democratizzato la moda». L’impronta Cardin (non solo in quanto brand) resta anche oggi nelle nuove collezioni della Maison — «Vogliamo che sia sempre riconoscibile», ha
aggiunto Basilicati — nei bozzetti, nella loro realizzazione e anche nei materiali. Ieri sera, a Venezia, è stata infatti presentata «Cent», 180 capi all’insegna della sostenibilità e per cui sono stati recuperati anche tessuti acquistati da Cardin in persona. «Ne aveva “archiviati” chilometri e chilometri — ha spiegato il nipote — tre mesi fa ne abbiamo selezionata una parte». Una collezione green di materiali riciclati, fibre naturali e appunto tessuti di recupero. «Si coniugano i principi più innovativi della circolarità e responsabilità ambientale per far sì che lo sviluppo sia davvero sostenibile — ha aggiunto — Perché la moda è tra le imprese più inquinanti al mondo, purtroppo, e grazie alla sua visibilità e capacità comunicativa ha la responsabilità di informare e adottare politiche diverse». La scelta di presentare «Cent» a Venezia è arrivata prima di apprendere della nascita della Fondazione Venezia capitale della sostenibilità: «Un’importante e piacevole coincidenza», ha continuato il nipote dello stilista venetofrancese di fama internazionale celebrato ieri sera nel palazzo che «tanto ha amato» in una sfilata dal sapore familiare («la Maison è sempre stata una grande famiglia allargata») e di rilancio di un brand che ha fatto la storia della fashion e che intende continuare ad essere un punto di riferimento in tutto il mondo dopo la scomparsa, quasi due anni fa, del suo patron. Un’impresa eclettica: arte, moda, musica (Cardin in cinquant’anni ha prodotto più di cinquecento opere) e innovazione con un premio destinato alle giovani start up. (g. b.)