Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pubblicata la graduatori­a. Venturini: fatti undici bandi in 4 anni

- Monica Zicchiero A. Ga.

Sotto l’albero, l’assegnazio­ne dell’appartamen­to comunale per 69 giovani coppie in terraferma. La graduatori­a del bando social housing per la terraferma per circa 150 aspiranti è uscita a fine novembre, resterà pubblicata per un mese e Ca’ Farsetti annuncia che da subito sarà dato corso alla consegna. Il bando in origine era per 36 alloggi ma in corsa se ne sono aggiunti altri 33 grazie ad una sorta di «pronto intervento». Una procedura avviata a settembre denominata «pronto riatto», messa a punto da Insula, dirigenti del settore Casa e assessore alla Coesione Sociale e alla Casa Simone Venturini. «È una novità che abbiamo introdotto con la variazione di bilancio di luglio, che ha stanziato 600 mila euro per Venezia e 600 mila per la terraferma — spiega Venturini — Per evitare i tempi lunghi

Gli alloggi per i giovani sono tutti in terraferma: 150 gli aspiranti

della burocrazia, in media due anni tra progetto di restauro, esecuzione dei lavori e assegnazio­ne, abbiamo fatto un’unica delibera col capitolato dei costi per gli appartamen­ti che non hanno bisogno di grandi lavori, ma solo di interventi sotto i 15 mila euro: man mano che gli alloggi si liberano, si attinge a questi fondi e si ristruttur­ano».

La gara è stata fatta con un contratto quadro di costi per ogni possibile intervento, dall’importo a metro quadro per un nuovo pavimento o la tinteggiat­ura a quello per la sostituzio­ne del lavandino o del vetro rotto. Da settembre a novembre sono state rese abitabili una trentina di case a Venezia e 33 in terraferma (quelle del bando). E altre ce ne saranno: una ricognizio­ne sulle case comunali sfitte a Venezia che hanno bisogno di meno di 15 mila euro per essere rimesse in sesto e assegnate ne ha individuat­e circa un centinaio e non è escluso un intervento ad hoc nel bilancio di previsione 2023. Anche perché all’orizzonte ci sono nuovi bandi social housing, uno per Venezia e l’altro al Lido per una trentina di appartamen­ti, annuncia Venturini. Che smentisce il dato di 934 appartamen­ti comunali vuoti denunciato dai consiglier­i di Pd, Verdi Progressis­ti, Terra e Acqua, M5s e Tutta la Città Insieme. «Non mi interessa far polemica, ma hanno messo nel conto 200 case nelle quali oggi ci sono gli operai che le stanno mettendo a posto — spiega l’assessore — E le 69 di questo bando in fase di assegnazio­ne. Quelle vuote e senza progetto sono circa 400».

Per inciso, lo stock di 1.016 case sfitte di Comune e Ater censite dall’opposizion­e tra città storica e isola non sarebbe sufficient­e a ripopolare Venezia, come sostengono i gestori delle affittanze turistiche; ma quello del regolament­o per limitare a 120 giorni le locazioni brevi è un dossier diverso sul tavolo della giunta. Che rivendica di aver operato una rivoluzion­e nel settore Casa: 11 bandi social housing dal 2018 per 134 abitazioni assegnate in laguna, due di edilizia residenzia­le pubblica-Erp e il terzo Erp 2022 che sarà pubblicato l’anno prossimo; negli ultimi due anni 600 case a famiglie in emergenza e in graduatori­a. «Abbiamo messo mano al settore come mai prima — dice Venturini — Non aveva mai brillato per velocità di restauro e di conferimen­to agli assegnatar­i e invece da anni emaniamo bandi appena abbiamo uno alloggi liberi; mentre li espletiamo, facciamo i lavori. Così, quando esce la graduatori­a, vengono consegnati». avvicinati e, vedendo che c’era un corpo a terra e la situazione era critica, hanno accostato e si sono fermati.

L’ambulanza arrivata poco dopo ha fatto scendere il medico affinché iniziasse subito il massaggio cardiaco e la rianimazio­ne del ferito per provare a salvarlo, nonostante da lui non arrivasse alcun segno di vita. Le operazioni andate avanti a lungo alla fine non hanno dato alcun esito e l’equipe del 118 ha dovuto dichiarare la morte dell’uomo. Intanto i carabinier­i di Vigonovo, raggiunta la zona, hanno chiuso una corsia al traffico per poter lavorare ai rilievi dell’incidente mortale. I militari hanno predispost­o quindi il senso unico alternato su una sola corsia per almeno un paio d’ore prima di ripristina­re la viabilità ordinaria. Hanno lavorato al buio per ricostruir­e la dinamica di uno scontro costato la vita a un uomo, e in difficili condizioni per riuscire a verificare eventuali segni sull’asfalto. Prima delle 20, quando la salma è stata recuperata dall’impresa funebre per il trasferime­nto all’obitorio, dove rimane a disposizio­ne dell’autorità giudiziari­a, il traffico ha ripreso a scorrere normalment­e. Ai militari è toccato poi rintraccia­re la famiglia del 67enne romeno per comunicare l’accaduto. L’automobili­sta, che era sotto choc per l’investimen­to, è stata presa in carico anche lei dai soccorrito­ri e dalle forze dell’ordine affinché potesse mettersi in contatto con la famiglia e ricevere le cure del caso.

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