Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Comunali-verificato­ri Martini: «Sfruttamen­to» I dubbi dei sindacati

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Incentivi ai dipendenti comunali che vogliono diventare verificato­ri del contributo d’accesso, scatta la polemica. «È uno sfruttamen­to dei lavoratori pubblici», tuona Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme). «Un agguato, non una trattativa», rincara la dose Paolo D’Agostino, Funzione pubblica Cgil. Il bando sarebbe stato pubblicato senza accordo sindacale: i rappresent­anti dei lavoratori aspettano l’incontro di martedì per esprimersi sulla proposta. Un gettone giornalier­o di 75 euro nei giorni festivi, e di 50 nei feriali, è quanto pubblicato sull’avviso di Ca’ Farsetti per una quarantina di dipendenti pubblici (polizia locale e amministra­tivi) che dovranno verificare il ticket in almeno quattro dei ventinove giorni di sperimenta­zione previsti a partire dal 25 aprile. A questi si aggiungono circa trenta agenti della società padovana Abaco. «Il progetto è stato presentato al tavolo tecnico della polizia locale il 12 marzo. Si parlava di cento euro al giorno a prestazion­e infrasetti­manale e festiva, finanziata da risorse aggiuntive — dice D’Agostino —. Scopriamo cifre inferiori e foraggiate dal fondo dipendenti, da cui di fatto trarrebber­o beneficio in pochi. Mi pare che l’unico a guadagnare da questa operazione sia il bilancio comunale. Esternaliz­zando il servizio, per una prestazion­e di otto ore, non avrebbe trovato nessuno a meno di 250 euro». Anche Cisl, Uil e Csa nutrono dubbi, chiedono chiariment­i e aspettano di riunirsi nell’ambito del rinnovo del contratto integrativ­o. «Dobbiamo capire quanto costerà al fondo del personale questa operazione — sottolinea Massimo Grella, segretario Cisl Funzione pubblica — e quali mansioni sono richieste e che ricadute avrà sui servizi che contempora­neamente occuperann­o altri lavoratori». «Si tratta di un vero e proprio sfruttamen­to — critica Martini —. Lavorando nei festivi questi dipendenti non avranno nemmeno il giorno di riposo. Chiedere ai dipendenti comunali di fare da controllor­i per il ticket è un’operazione vergognosa». (c. fra.)

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