Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’esposizione pordenonese celebra uno dei più grandi fumettisti mondiali Allestimenti, copertine, tavole inedite Mercoledì 3 e giovedì 4 aprile alle 21
la rivista in cui nacque «Maus» di Spiegelman. Dagli anni Novanta avvia il sodalizio con l’editore americano Fantagraphics con il progetto Acme Novelty e Acme Library. Con la pubblicazione nel 1995 di «Jimmy Corrigan, il ragazzo più in gamba sulla terra», Ware crea un personaggio di una tristezza e una goffaggine sconfortanti, in una storia ampiamente autobiografica, che viene accolta dal mondo della cultura statunitense come una novità sorprendente, ricevendo svariati premi.
Il suo lavoro di ricerca e sperimentazione porta a «Building Stories» (2012) dove
Ware presenta un’opera che si presenta come una scatola di grande formato, contenente 14 oggetti stampati di diverse dimensioni, che il lettore è invitato a ricomporre, reinventandolo come un puzzle.Nel suo lavoro più recente, «Rusty Brown» del 2019, Ware mostra la fragilità del mito americano, affrontando temi urgenti come il razzismo, il femminismo, l’ecologia, le nuove tecnologie e la crescente violenza della società.
«Ho sempre pensato che il fumetto sia soprattutto un luogo alternativo in cui vivere – spiega Luca Raffaelli, direttore artistico del Paff! - nei territori di Ware si compiono esperienze misteriose: si vive l’attesa, il dolore, l’empatia, la solitudine, il vortice dei pensieri e tanto altro ancora. E lo si fa protetti dalla bellezza di un’arte potente e consapevole».
A rendere unica la mostra, i curatissimi e imponenti allestimenti che ricalcano ed enfatizzano lo stile dell’artista (ad iniziare dalla maestosa riproduzione del palazzo di «Building Stories» che accoglie il pubblico) e un prezioso catalogo acquistabile in sede o nel sito paff.it.