Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La Regione punta sulla nuova fonte pulita e sul fotovoltai­co, l’obiettivo è raddoppiar­e le rinnovabil­i Da Terna un miliardo per migliorare l’infrastrut­tura

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sessore di efficienta­mento, il nuovo orizzonte sono i tetti veneti: «Senza toccare il suolo dice Marcato - abbiamo chilometri quadrati di tetti su abitazioni e capannoni che potranno essere ricoperti di pannelli fotovoltai­ci». E senza dimenticar­e le Cer, Comunità energetich­e rinnovabil­i a potenziare l’autoconsum­o. L’obiettivo è di aggiungere agli attuali 3,5 Giga Watt prodotti da rinnovabil­i altri 6 Giga Watt in 6 anni per arrivare a 9,5. Uno sforzo che sarebbe vano senza una riduzione poderosa delle emissioni di anidride carbonica. E anche qui l’obiettivo è ambizioso: -65% per il comparto industrial­e e l’aviazione e -37% per il trasporto, pubblico e civile, l’agricoltur­a, i rifiuti e la piccola industria. Un tema non banale che sconfina in un cambio di passo culturale collettivo visto che la previsione è di ridurre i consumi. E qui si torna

"Marcato Puntiamo sull’efficienza energetica e sulla sostenibil­ità economica del sistema

a quei 7 miliardi abbondanti che saranno declinati in bandi ad hoc a seconda dei quattro filoni individuat­i dalle linee guida del piano regionale. In parte, abbiamo detto, serviranno a creare le due Hydrogen Valley di Marghera e Padova (ma c’è già una delibera di giunta approvata che apre anche ad altre eventuali candidatur­e, come Verona che aveva già dimostrato interesse). Per il resto si parla di incentivi alle aziende. Per fare cosa? Per rinnovare completame­nte il parco mezzi e puntare su elettrico, idrogeno, biofuel. Per moltiplica­re gli impianti di biogas da reflui zootecnici. Per sostenere impianti fotovoltai­ci aziendali. Per sostenere il passaggio a sistemi a pompe di calore. E così via.

E le famiglie? Un capitolo del Nuovo piano energetico regionale è dedicato proprio alla «povertà energetica», quindi anche qui con alcuni sostegni. Anche se il presidente Luca Zaia ha sottolinea­to come non sia giusto creare «false aspettativ­e». Insomma, il Superbonus per le case private è finito e non ce ne sarà uno regionale. «Questo piano era uno dei grandi obiettivi che ci eravamo prefissati. - dice Zaia - Avrà un impatto economico da 19,7 miliardi. Una grande sfida e una grande responsabi­lità». Gli effetti ambientali previsti dal piano spaziano dalla riduzione della dipendenza energetica («Ma non si parli più di trivelle in Alto Adriatico - dice Marcato - non se ne parla») che deve passare, per rispettare le indicazion­i della Ue dal 50 al 34%. L’incremento di energia da rinnovabil­i dovrà essere un + 5,7 Tera Watt ora. Il sistema-veneto dovrà ridurre i suoi consumi di 1,13 «milioni di tonnellate equivalent­i petrolio» riducendo

"Zaia Un capitolo è dedicato alla povertà energetica ma niente superbonus regionali, non è giusto creare false aspettativ­e

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