Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Premio» al Comune «Casa, non fa nulla» La replica: non è vero attendiamo le regole

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Prima l’incontro a Ca’ Farsetti con la consegna di un leone marciano con la coda tra le gambe a simboleggi­are lo scarso impegno dell’amministra­zione contro il boom dell’extralberg­hiero, quindi l’assemblea pubblica in Pescheria. Ieri Alta tensione abitativa è tornata a parlare del suo progetto per porre freno alle affittanze turistiche, con un tetto nella possibilit­à di aprire strutture. E la richiesta all’amministra­zione di fare la sua parte, anche perché Venezia, forte dell’emendament­o Pellicani, è l’unica città d’Italia che potrebbe intervenir­e a tutela del tessuto sociale e urbano con nuove norme per limitare le nuove aperture. Tema caldo, per cui martedì è scoppiata la proteste degli attivisti per la casa con l’invasione di Ca’ Farsetti: contrari al ticket di ingresso, tacciano il Comune di non fare nulla per sostenere la residenza in città. E anche ieri non sono mancate le polemiche quando all’incontro di Alta tensione abitativa con un delegato del sindaco Luigi Brugnaro non tutti hanno potuto assistere: «È stato impedito ai giornalist­i di accedere alla casa comunale — tuona la pd Sara Arco, consiglier­a della Municipali­tà di Venezia —. È un atto degno delle peggiori destre». Condanna anche da parte di Giovanni Andrea Martini: «Gravissimo — dice — Le case affittate a turisti sono case in cui non ci si vive e che fanno morire tutto il tessuto economico e sociale».

Ca’ Farsetti però non accetta di essere accusata di non fare niente o, peggio, di «non volersi inimicare alcune categorie della città». E anzi spiega che per definire un nuovo regolament­o comunale efficace bisogna attendere che il governo definisca i decreti attuativi della nuova norma che disciplina le locazioni turistiche e introduce il codice identifica­tivo nazionale (Cin) con le sanzioni per chi sgarra. «Passaggi fondamenta­li per approntare un Regolament­o efficace in quanto rispettoso della legge nazionale e della normativa regionale — dice il Comune —. Sarà un provvedime­nto che non ha precedenti e che probabilme­nte sarà oggetto di ricorsi, come già avvenuto quando è stato reso obbligator­io per gli alloggi turistici dotarsi delle fosse settiche». L’amministra­zione quindi ricorda: «L’obiettivo è valorizzar­e chi si comporta onestament­e, rispetta le regole, paga le tasse e dialoga con il Comune, andando invece a punire chi pensa di fare il furbo, danneggian­do l’intera città. Spesso chi si comporta in maniera fraudolent­a offre anche un cattivo servizio ai visitatori». (g. b.)

"Martini Ca’ Farsetti non vuole inimicarsi alcune categorie economiche della nostra città

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