Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Lella, il Venezia che si rigenera «Ognuno vuole essere al top»

Elogiato da Vanoli dopo lo stop per infortunio: «Ora il Lecco, mai togliere la gamba»

- Di Dimitri Canello

Nelle ultime cinque partite della stagione regolare il Venezia (terzo a 61 punti) incontrerà il Lecco ultimo (26) alla disperata ricerca di punti quantomeno per arrivare ai playout distanti nove lunghezze poi la Cremonese (59) e il Catanzaro (55), entrambe in piena area playoff, e infine FeralpiSal­ò (31) penultimo e lo Spezia (35) quartultim­o L’attuale diretta concorrent­e alla promozione diretta, ovvero il Como secondo (64) sfiderà invece nell’ordine la FeralpiSal­ò, una Sampdoria (44) che vuole a tutti i costi giocare la post season, l’imprevedib­ile Cittadella (43) , e infine Modena (39) e Cosenza (36) a ridosso della scottante area playout

Nunzio Lella, il suo ingresso in Venezia–Brescia è stato elogiato da Vanoli, che ha nuovamente sottolinea­to come le vittorie si conquistin­o non solo con chi inizia la partita, ma anche con chi subentra. Come la vive?

«Sono stato fuori un po’ di tempo per un problema al ginocchio, non è stato facile e lo ammetto perché il campo mi mancava tanto. Quando sono tornato ci è voluto un po’ di tempo per tornare al top, ero lì in panchina non vedevo l’ora di entrare. Poi abbiamo vinto e quello era l’importante, io cerco di dare sempre il massimo in allenament­o. Una partita così tosta dalla panchina la vivi in un certo modo, vedendo dalla panchina magari cose che gli altri mentre giocano non vedono. Non era una partita facile perché il Brescia era squadra ostica».

Ci può spiegare esattament­e cosa è accaduto con il suo infortunio?

«Ho avuto una distorsion­e al ginocchio con un piccolo problema al menisco. Inizialmen­te si era pensato a un intervento chirurgico, ma confrontan­doci con lo staff tecnico abbiamo scelto la strada conservati­va e ora sto bene».

Si aspettava il successo col Brescia?

«Come sapete la Serie B non è facile, non è mai scontato nulla, la vittoria con il Brescia era super importante e le vittorie in B non si possono dare per scontate. In questa fase della stagione tutte si giocano qualcosa chi sta sopra la promozione e chi sta sotto lotterà con il coltello fra i denti, per questo non ha senso parlare di calendario facile o difficile».

Sabato ecco il Lecco. È ultimo in classifica, ma voi avete sofferto soprattutt­o contro le squadre più attardate...

«Vale lo stesso discorso fatto prima. Rispetto a noi sono in difficoltà ma abbiamo visto cos’è accaduto alla Cremonese contro la Ternana. La Serie B è questa, ci sono obiettivi diversi ma la voglia di lottare fa la differenza»..

Cos’è successo contro Reggiana (sconfitta 3-2) e Ascoli (0-0)?

«Ogni partita ha una sua storia. Quanto accaduto con la Reggiana lo abbiamo analizzato, con l’Ascoli l’abbiamo giocata in un certo modo. Far punti fa sempre bene, poi davanti ai nostri tifosi è ancora più bello: erano tantissimi, ci hanno dato una spinta importante verso la vittoria. Quando vengono meno le forze sentire i tifosi è fantastico e ti dà voglia di andare ancora più forte».

L’aspetto che colpisce di più è atleticame­nte siete al top nel momento giusto della stagione...

«In allenament­o lavoriamo tanto, prepariamo la partita e la fatica che deriva dalla partita, penso si veda poi in campo. Il merito, quindi, è sia nostro che loro per lo stato di forma. Gli avversari calano un po’, noi anche con i cambi riusciamo ad andare forte».

Come si batte il Lecco?

«Ogni partita è a sé, ora c’è il Lecco, non dobbiamo togliere mai la gamba, mantenendo intraprend­enza. Sicurament­e bisogna lottare, giocare da squadra, lottare per il compagno, aiutarci, quando lo facciamo siamo veramente forti».

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