Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La chiesa in Veneto
Casoni è un borgo di 2.500 anime in provincia di Vicenza. E per raccontare dove sta andando la Chiesa in Veneto nei giorni della prima visita di papa Francesco, si può partire da questo paesino che Pio X chiamava «il roccolo di vocazioni» e che finì perfino sulle pagine del Wall Street Journal come la comunità con il più alto tasso di religiosi al mondo. Leonardo Bortignon, appassionato di storia locale, s’è pure preso la briga di contarli: ben 157 consacrati dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, 71 preti, 5 religiosi non sacerdoti, 76 religiose, tre consacrate secolari, oltre a due seminaristi morti prima dell’ordinazione.
«Ma la situazione è cambiata, e non soltanto qui...» allarga le braccia don Alessandro Piccinelli, che da quando è arrivato nel Vicentino, nel 2016, l’hanno messo a capo sia della parrocchia di Casoni che di quella di Mussolente: di fatto, s’è ritrovato a occuparsi da solo di quello che prima facevano due sacerdoti. «L’ultima festa per un nostro paesano che ha preso i voti risale a sei anni fa. Poi più nulla. La messa è partecipata ma se si guarda ai presenti sono in larga parte anziani. La verità è che per essere praticanti, oggigiorno, occorre avere il coraggio di andare controcorrente». Non esiste più quel Veneto povero e contadino che affollava le messe e obbediva al prete fin dentro la cabina elettorale, con il settimanale cattolico veneziano La voce di San Marco
che già nel 1948 tracciava la linea: «All’Azione cattolica il compito di cristianizzare la popolazione e alla Dc quello di soddisfarne le esigenze economiche e politiche». Oggi, della sacrestia d’Italia, rimangono solo le mura delle settemila chiese costruite nei secoli e oggi desolatamente vuote.
Preti, pochi e depressi
Il Veneto è suddiviso in nove diocesi (oltre alle sette province, ci sono Chioggia e Vittorio Veneto) e 2.070 parrocchie, sparse soprattutto tra Padova (455), Verona (378) e Vicenza (355). A Venezia, sede del Patriarcato, sono 125. A gestirle è chiamato un esercito di sacerdoti