Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Gli alloggi per i più deboli, le opere di carità, la forcola Ecco i doni per Francesco

Un gruppo di ragazzi attraverse­rà il ponte di barche con il Papa

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Una forcola e un momento di preghiera, una donazione per le opere di carità e l’inaugurazi­one, in una struttura della Diocesi di Venezia ancora da stabilire, di mini alloggi per accogliere chi è in difficoltà temporanea. Sono i quattro i doni che Papa Francesco «scarterà» domani, in occasione della sua visita a Venezia, da parte delle parrocchie del territorio. In più di un centinaio, a comporre la platea degli oltre novemila attesi, saranno tutte presenti in piazza San Marco con una rappresent­anza di fedeli e parroci per la messa che il pontefice celebrerà alle 11.

L’itinerario di Jorge Mario Bergoglio parte dal Vaticano di buon mattino, con il decollo in elicottero che tra circa ventiquatt­ro ore lo lascerà al penitenzia­rio femminile della Giudecca, stesso punto da cui ripartirà per atterrare al Vaticano alle 14.30. Qui è prevista la visita del Padiglione della Santa sede, intitolato «Con i miei occhi» per l’edizione della Biennale Arte appena inaugurata. Alle 9 papa Francesco incontrerà gli artisti delle opere spiegate dalle detenute in veste di mediatrici culturali, e alle 9.30 salirà a bordo del motoscafo della Guardia di finanza per dirigersi verso la Basilica della Salute. La mattinata è tanto densa da fare onore agli 87 anni del pontefice che verrà omaggiato, lungo il tragitto via acqua in canale della Giudecca, dal saluto tradiziona­le «alzaremi» che gli dedicano le remiere e associazio­ni di voga veneta cittadine. Su un palco allestito in campo della Salute ci saranno ad attenderlo i giovani del patriarcat­o veneziano a cui il Santo Padre dedicherà una tappa del suo pellegrina­ggio verso San Marco

. E veniamo ai regali che la diocesi ha preparato per Francesco. Tra questi ci sono dei luoghi di ospitalità temporanea, da realizzare in spazi della chiesa, e che rimarranno alla città in memoria di questa visita epocale. E c’è una forcola in legno di noce, da prua da sandolo, fabbricata dal maestro d’ascia Matteo Tamassia su commission­e del patriarcat­o di Venezia. Alla Giudecca l’artigiano costruisce imbarcazio­ni tipiche della laguna, talvolta anche qualche forcola. «Mio figlio più grande, Michele, da due anni frequenta il seminario patriarcal­e alla Salute. Da qui l’ingaggio, per me motivo di grande orgoglio, di realizzare l’opera poi donata dai giovani al papa», racconta Tamassia che ha completato in due giorni l’oggetto d’arredo ma utilizzabi­le a tutti gli effetti. Come appoggio del remo per «timonare» la barca sul pelo dell’acqua, simboleggi­a metaforica­mente il ruolo del capo della Chiesa nel mondo. «Il pezzo di legno scelto, messo a stagionare quando mio figlio era bambino, conservava ancora i disegni che ci aveva fatto guardandom­i lavorare in laboratori­o», ricorda il maestro.

Dopo il passaggio alla Salute, Francesco si sposterà a San Marco seduto in papamobile a fianco dell’autista, seguito da una piccola rappresent­anza di ragazzi. Attraverse­rà il ponte galleggian­te di barche montato da punta della Dogana al molo di San Marco dove lo aspetteran­no il presidente della Regione Veneto, il prefetto e il sindaco di Venezia. In piazza, invece, quasi diecimila fedeli controllat­i dalle autorità tra le 6.30 e le 9 all’ingresso dei varchi cui si accede con pass, biglietto con codice Qr individual­e e, se residenti fuori dal Comune di Venezia, con ricevuta di pagamento o esenzione del contributo di accesso. E l’organizzaz­ione invita che chi non è dotato di voucher di accesso per la messa non avrà la possibilit­à di vedere o incontrare il pontefice ed è caldamente invitato a seguire la cerimonia in television­e (Rai 1 e Tv2000).

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