Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I produttori applaudono. «Nel campo digitale siamo indietro»
VERONA Applausi ripetuti per il premier quando parla di «meno burocrazia» e della necessità di presentarsi all’estero come «sistema Paese» e soprattutto di «riuscire a trovare il modo di raccontare le nostre belle storie». In prima fila all’incontro con Jack Ma, tra i produttori vinicoli Marilisa Allegrini condivide con Matteo Renzi «il senso di orgoglio verso le produzioni del nostro Paese». La «Signora dell’Amarone» dà ragione al primo ministro anche sul tema della promozione turistic. «Non è andata meglio quando è stata data alle Regioni». Per la veronese Nadia Zenato il fondatore di Alibaba Jack Ma «ha raccontato una storia bellissima e vera. Ci ha insegnato che dobbiamo metterci in gioco e che nel campo del digitale siamo indietro». Sulla promozione turistica, Zenato aggiunge che è «un tema delicato ma la Francia ci ha insegnato che è lo Stato intero che si muove per portare avanti prodotti, territorio e turismo». Matteo Lunelli (Ferrari), presente anche al pranzo con Renzi, «il vino deve essere promosso in sintonia con il cibo e lo stile di vita italiano, invidiato in tutto il mondo». «Bene il premier Renzi sull’attribuzione allo Stato centrale della promozione turistica e del made in italy nel mondo, ma dentro deve esserci anche il vino», ha concluso il presidente dell’Unione taliana Vini, Domenico Zonin.