Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Barista si schianta e muore, indagato il fidanzato: l’auto era senza revisione

Padova, documento scaduto dal 2011. Lei tornava a casa dal lavoro

- N. M.

PADOVA Indagato per la morte della fidanzata, rimasta vittima di un incidente stradale mentre tornava a casa dal lavoro. Il motivo? L’auto era sua, ma era senza revisione dal 2011. C’è una svolta, decisa e improvvisa, nell’inchiesta sul decesso di Valentina Moschino, la barista 44enne di Abano vittima della carambola fatale dell’auto con cui stava tornando da lavoro, la notte tra sabato 2 e domenica 3 aprile in via Pillon, a trecento metri da casa. Da ieri Andrea Loro, 47 anni, fidanzato e convivente di Valentina, è l’unico indagato nell’inchiesta per omicidio colposo aperta dal sostituto Daniela Randolo per cercare di far luce sull’incidente.

Giovedì il pm conferirà una perizia tecnica sull’auto che se da un lato era assicurata, dall’altro non era mai stata revisionat­a negli ultimi cinque anni, dal 2011 in poi.

Ed è stato proprio questo ad insospetti­re la magistratu­ra dato che l’esito dell’autopsia eseguita dal professor Massimo Montisci, parla di un «trauma fratturati­vo cranio-encefalico da incidente stradale».

Insomma se è chiaro che Valentina sia morta per l’incidente di quel sabato notte a pochi metri da casa: un’uscita di strada autonoma su cui però si allunga un’ombra sinistra dovuta alla mancata revisione negli ultimi cinque anni di una macchina di per sé già vecchia. La perizia chiesta dalla procura infatti non punta solo a ricostruir­e gli ultimi attimi del percorso dell’auto ma vuole anche accertarsi che la macchina fosse in condizioni di circolare. Ad insospetti­re gli inquirenti anche il fatto che sul punto d’impatto non ci siano segni di frenata: come mai, si chiedono gli inquirenti, dato che l’esame del medico-legale ha escluso malori.

Tutte risposte che dovrà fornire l’esame dell’ingegner Fais, incrociand­o i dati del Land Cruiser con quelli della dinamica dell’impatto. Non sono esclusi quindi colpi di scena in un’inchiesta che all’origine sembrava senza punti oscuri, ma che si infittisce giorno per giorno. I primi risultati dell’analisi sulla Toyota Land Cruiser prestata da Andrea a Valentina (di cui ieri si è celebrato il funerale laico al Cimitero Maggiore di Padova) si avranno sul finire della prossima settimana e da lì si potrà capire la piega che prenderà l’inchiesta.

Quando è avvenuto l’incidente Valentina era a soli trecento metri da casa: una strada che conosceva bene, un rettilineo, seppur stretto, percorso ogni sera di ritorno da lavoro.

Fin da subito l’ipotesi più gettonata è che a causare l’incidente sia stato un malore o un colpo di sonno: ora la pista è stata scartata dall’autopsia e la mancanza di segni di frenata sull’asfalto infittisce il giallo, così come l’assenza della revisione.

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