Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La battaglia vinta di Alberto aspettativ­a pagata per raggiunge il marito

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VICENZA Finisce con un lieto fine la vicenda di Alberto Pasotto, dipendente civile della Aafes (Army and Air Force Exchange Service), azienda del Dipartimen­to della Difesa Usa che gestisce i negozi della caserma Ederle. A metà marzo Pasotto aveva denunciato di sentirsi discrimina­to sul posto di lavoro in quanto omosessual­e. Il motivo: il mancato riconoscim­ento di un’aspettativ­a non retribuita biennale, prevista dal contratto nazionale, per poter seguire il marito – veterano dell’esercito statuniten­se, con cui Pasotto si è sposato a New York due anni fa – in New Mexico dove lo attende un nuovo lavoro. Il volo decolla oggi e Alberto Pasotto non lo perderà. «Venerdì scorso la general manager di Aafes ha firmato il documento che mi concede un periodo di aspettativ­a della durata di un anno, rinnovabil­e a due – spiega sollevato – Hanno richiesto la documentaz­ione che comprovass­e il danno, anche economico, che mi avrebbe arrecato la separazion­e da mio marito: bollette e contratto d’affitto compresi. Hanno espresso questa richiesta solo all’ultimo momento, ma sono ugualmente riuscito a fornire tutte le spiegazion­i, anche grazie all’intervento sindacale della Cisl». L’uomo, oltre a segnalare la sua situazione al

aveva inviato un rapporto all’ufficio anti-discrimina­zioni della Us Army a Dallas, denunciand­o anche altri episodi di presunta discrimina­zione sul lavoro.

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