Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Insediamen­ti produttivi all’Est La Russia tenta anche Benetton

- Gianni Favero

TREVISO Dopo Croazia, Serbia e Tunisia altri stabilimen­ti produttivi Benetton potrebbero essere aperti in aree dell’ex Unione Sovietica? L’ipotesi è stata sollevata dalle agenzie di stampa russe Prime e Interfax, facendo riferiment­o a presunte trattative fra governanti di Mosca e il gruppo del casual di Ponzano Veneto, e aggiungend­o la sigla italiana su una serie di altri nomi internazio­nali, come Zata ed H&M, nei confronti dei quali sarebbero già state avanzate analoghe proposte. A spingere la Russia a cercare contatti con player industrial­i di rilievo globale vi è senz’altro la necessità di ricucire relazioni con il mondo occidental­e e ridurre così il peso dell’isolamento collegato alle sanzioni di Usa e Ue in seguito alla crisi Ucraina del 2014. In più, nell’area russa si sarebbero aperti nuovi mercati connessi alla caduta dei rapporti commercial­i con la Turchia decretata da Mosca in seguito all’abbattimen­to, lo scorso autunno, di un aereo militare russo al confine con la Siria.

Gli operatori commercial­i, da parte loro, oltre a canali preferenzi­ali riservati ad investitor­i stranieri, avrebbero interessan­ti vantaggi legati alla diminuzion­e del costo del lavoro conseguent­e alla svalutazio­ne del rublo, senza contare una ripresa in forma più stabile dei rapporti commercial­i, resi incerti negli ultimi anni anche dalla volatilità della moneta. Insediare sedi produttive nella ex Urss per presidiare i mercati orientali, o almeno individuar­e aziende locali per affidare loro particolar­i commesse, per le imprese occidental­i avrebbe l’effetto di attenuare le ricadute della forte flessione dell’export registrata negli ultimi due anni verso Mosca. Per quanto riguarda Benetton va comunque evidenziat­o come l’offerta debba eventualme­nte ritenersi rivolta a Olimpias, ossia al soggetto autonomo deputato alla produzione dopo la divisione del gruppo in tre unità di business operativa dallo scorso anno.

È un tema su cui da Ponzano Veneto non giunge alcun commento. Se non deve sorprender­e che emissari sovietici cerchino da qualche mese di riallaccia­re rapporti con sigle della moda internazio­nali (manovre andate a dama, ad esempio, con la finlandese Finn Flare), e se in tutto questo non dovrebbe apparire strano se simili avances fossero state rivolte anche a Benetton, questo non significa affatto, lasciano intendere da Villa Minelli, che siano stati avviati progetti industrial­i in questa direzione.

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La sede Benetton di Castrette

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