Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Incentivi alle imprese, Ue e Regione stanziano 600 milioni fino al 2020

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VENEZIA Le Regioni italiane metteranno a disposizio­ne nel 2016 circa 2,2 miliardi di euro, fra fondi propri di origine statale e risorse europee, sia sotto la forma di incentivi sia in quella di bonus, per stimolare la nascita e la crescita delle Pmi e per agevolare l’accesso a fonti di finanziame­nto e all’espansione in ambito internazio­nale. Lo rileva un’inchiesta eseguita in tutta Italia dal Sole 24 Ore «Impresa & Territori» e che individua i cinque filoni sui quali i supporti pubblici si articolera­nno, ossia la nascita di start-up, gli investimen­ti in innovazion­e, quelli dedicati alla sostenibil­ità ambientale, l’accesso al credito e l’internazio­nalizzazio­ne. La dotazione delle Regioni è supportata da quella della programmaz­ione europea 2014-2020 diventata effettiva però soltanto con due anni di ritardo. Il Veneto nell’anno in corso prevede un budget comunque piuttosto ridotto, ossia 16 milioni e punta prevalente­mente ad incentivar­e la creazione di nuove realtà imprendito­riali in più settori. I bandi per poter accedere ai finanziame­nti dovrebbero essere pubblicati il mese prossimo. Complessiv­amente, per i sette anni dal 2014 al 2020, il Veneto è in grado di destinare a finalità di questo genere qualcosa come 600 milioni, somma di un terzo più ricca rispetto a quella del settennato precedente. In quanto a fondi regionali per le Pmi, secondo la ricerca, in questo 2016 meno del Veneto in Italia investirà soltanto la Valle d’Aosta, con 10 milioni.

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