Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Borrelli: «Senza Casaleggio temo gli approfittatori» Sale il peso di Pittarello
L’eurodeputato: «Avremo futuro solo se saremo maturi» E nel cerchio magico ora sale il peso del padovano Pittarello
Igrillini veneti piangono la morte di Gianroberto Casaleggio, fondatore del M5s. L’eurodeputato Borrelli (foto): «Il nostro futuro? Dipende da noi». Sale il peso del padovano Pittarello.
VENEZIA «Eravamo insieme in una località di vacanza. Un giorno di relax. Non succedeva mai, perché di solito ci vedevamo solo per lavorare. Seduti, uno a fianco all’altro, ad un certo punto i nostri occhi si sono incrociati: ci siamo resi conto che facevamo parte di qualcosa di più grande di noi. Ricordo le sue parole. Mi diceva: abbiamo creato una comunità».
David Borrelli, 44 anni, trevigiano, oggi eurodeputato del Movimento 5 stelle, ci parla al telefono dal Paraguay: la voce va e viene, ma quando ripesca questo episodio del suo lungo rapporto con Gianroberto Casaleggio, il co-fondatore del M5s morto ieri a Milano, si capisce che le pause non sono dovute ad interferenze.
Borrelli è davvero commosso. «Ho perso un amico, che ha sempre creduto in me e in quello che facevo - dice infatti - È una giornata terribile, per quanto sapessi che lui non stesse bene. Negli ultimi giorni ci eravamo sentiti, avevamo un appuntamento, che poi abbiamo dovuto rinviare. Mi aveva mandato un messaggio, dicendo che ci saremmo visti tra qualche giorno. È un momento difficile, io sono qui grazie a lui». Tra i primi grillini in Veneto (capo del meet-up trevigiano nel 2005, poi consigliere comunale, candidato alla Regione nel 2013, infine eletto a Bruxelles), Borrelli era molto legato Casaleggio, per cui ha pure lavorato come informatico. «Era il 2008, quando ho avuto problemi con il lavoro, mi chiamò per capire cosa fosse successo - ricorda ancora l’eurodeputato -. Nel tempo siamo sempre stati in stretto contatto, era uno che indicava l’obiettivo ma non ti dava vincoli. L’ultima volta che l’ho visto di persona è stato un mese fa, dovevamo confrontarci su un progetto. Mi disse: vai avanti tu».
Già, ma adesso quale sarà il futuro dei cinque stelle? «Voglio immaginare che il lavoro che è stato fatto in questi ultimi anni da Gianroberto e da Beppe sia servito a far camminare il Movimento con le proprie gambe. Sicuramente ci sarà chi potrebbe approfittare di questo momento per fare qualcosa che non va fatto. Ma io sono ottimista, anche se credo che ora molto dipenderà dai noi, da quanto saremo maturi».
In Veneto piangono un po’ tutti i grillini. Jacopo Berti, capogruppo in Regione, non vuole rilasciare dichiarazioni ufficiali; ma al telefono non nasconde il proprio turbamento. La sua collega a Palazzo Ferro Fini, Patrizia Bartelle, invece si dice in preda a «sgomento e senso di abbandono». «Che fosse ammalato - precisa - lo sapevamo tutti, ma non ha mai mollato per un secondo il suo ruolo, il suo impegno verso il Movimento. Ora dobbiamo, più di prima, dimostrare di essere in grado di camminare con le nostre gambe. Il solco è tracciato, degni di essere suoi portavoce. Ciao Roberto...a riveder le stelle». Quasi disperato invece Giuliano Altavilla, consigliere comunale a Padova, e già candidato sindaco. Che su Facebook scrive: «Ero un cittadino deluso, amareggiato, frustrato e con la voglia di andare via da questo Paese, “tanto sono tutti uguali”, “non cambieranno mai le cose in Italia”, “i politici sono tutti ladri”. Hai dato a milioni di persone un opportunità unica dal valore inestimabile e la scintilla l’hai accesa tu».
Ieri, per altro, abbiamo cercato per tutta la giornata anche Filippo Pittarello, padovano, classe 1978, capo scout con studi alla Bocconi, considerato uno degli uomini più vicini a Casaleggio. Uno del «cerchio magico» (oggi è capo della comunicazione grillina a Bruxelles, ma si dice anche che sia tra i pochi ad avere la password del blog di Grillo, per il quale scrive i post). Fedele al suo carattere estremamente riservato, Pittarello si è limitato solo a lasciare un breve messaggio su Facebook: «Ciao Gianroberto». Molti pensano però che la sua influenza, nella stanza dei comandi, ora possa accrescere. Difficile dirlo. Ma in questo senso è interessante quanto afferma Gessica Rostellato, padovana, una delle transfughe del Movimento, passata alla Camera dal M5s al Pd: «Pittarello? Era a fianco di Grillo, ma dello staff non ci era dato sapere nulla, venivano tenuti tutti nell’oscurità». In pieno stile Casaleggio.