Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Si fingono carabinieri e truffano un’anziana
Bottino da 2mila euro. Altro raggiro in web
VICENZA Ennesima truffa, ancora ai danni di un’anziana, da parte di falsi carabinieri ed ennesimo vicentino che, convinto dalla ragazza che si era mostrata alquanto disinibita sullo schermo del pc, si spoglia nudo e viene ricattato.
Truffe collaudate, storie già scritte, con la raccomandazione di stare all’erta. Eppure ci si casca. Ma non è sempre semplice mantenere una certa lucidità quando si toccano gli affetti. Lo sa bene la 89enne di quartiere San Bortolo che lunedì a pranzo si è vista suonare il campanello da due uomini eleganti sulla 50ina, che le si sono presentati come carabinieri. «Suo figlio ha avuto un incidente, ha investito una persona che ora è grave e non ha i documenti in regola, rischia una maxi sanzione, deve aiutarlo» avrebbe riferito uno dei due, usando il nome del parente per essere più convincente, e riuscendo a farsi aprire dall’anziana. Che, preoccupata per il figlio, ha sborsato i 150 euro che le rimanevano della pensione, si è sfilata il bracciale in oro che aveva al polso e ha tirato fuori i gioielli nascosti: duemila euro di bottino. Di essere raggirata l’89enne lo ha capito solo quando è rientrato il figlio. Di qui la chiamata alla polizia e la denuncia.
Altro caso quello di un 55enne adescato in Facebook da una avvenente bionda sui 30 anni (o almeno è così che si è presentata sullo schermo). Una volta trasferiti in Skype, durante la videochiamata, la donna si è spogliata e ha chiesto a lui di fare altrettanto. Pochi secondi dopo la minaccia di diffondere le immagini senza veli ad amici e parenti se non avesse pagato 2mila euro. La cifra si è poi ridotta a 200 euro, che il vicentino avrebbe dovuto lasciare ad un negozio dei Ferrovieri ma si è invece presentato in questura per fare denuncia.