Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Feste storiche senza fondi regionali A Romano si paga per vedere il Palio
Due euro a persona per assistere ad Angoli rustici. Venezia: subiamo i tagli romani
BASSANO Vita dura per le manifestazioni rievocative venete, quelle che da decenni richiamano in palcoscenici naturali, quali sono i nostri paesi, migliaia di visitatori offrendo a costo zero, e per tutti, uno spaccato delle antiche tradizioni regionali.
Da Roma i tagli sono continui ricadendo a cascata anche sul Veneto e capita così che un palio con 46 anni di storia come quello di Romano d’Ezzelino, per l’edizione 2016 sarà a pagamento.
Domenica 24 aprile, per la prima volta nella loro storia, gli «Angoli Rustici» che caratterizzeranno sette antiche aree del comune vicentino con figuranti in vestiti d’epoca, saranno visitabili al costo totale di due euro.
La cifra di per sé non è elevata ma diventa necessaria, alla luce dell’azzeramento del contributo regionale a favore dell’evento: «Le alternative erano due: rinunciare ad organizzare il palio o chiedere a chi, il 24 aprile arriverà a Romano d’Ezzelino, il pagamento del biglietto. Abbiamo optato per questa seconda soluzione, nella speranza che la gente capisca il motivo per cui, dall’edizione 2016, gli “Angoli Rustici” non saranno più gratuiti». Non salta ovviamente di gioia Roberto Frison, vicepresidente del comitato organizzatore dell’evento che anche quest’anno coinvolgerà oltre 800 figuranti, molti dei quali residenti nel comune ezzelino, e che in passato ha attirato oltre 20mila visitatori provenienti da ogni parte d’Italia.
«In passato la regione ci sosteneva, anche se all’appello mancano ancora i soldi a noi destinati messi a bilancio da Venezia nel 2014. Dallo scorso anno invece il fondo di 150mila euro da suddividere nei vari eventi regionali simili al nostro è stato cancellato – spiega Frison – di conseguenza ci siamo trovati con un importante introito, sul quale contavamo nel passato, che ci è venuto a mancare». Rubinetti chiusi a Romano, ma anche alle altre iniziative inserite nell’elenco veneto, come ad esempio il mercato storico di Thiene, il palio della guerra di Chioggia, il palio di Noale e quello di Feltre: «Stop al contributo regionale, sponsor sempre più difficili da reperire e spese in aumento – prosegue Frison – sono ulteriori aspetti che hanno appesantito la situazione. Per fortuna il Comune continua ad aiutarci ma l’unica soluzione per non morire è questo biglietto d’ingresso di 2 euro, esclusi i bambini sotto i 120 centimetri».
I biglietti si acquisteranno nei box presenti in ciascun settore, ricevendo così il ticket e un braccialetto per girare liberamente attraverso i sette scenari allestiti a Romano: «L’evento nasce per ricordare la liberazione del paese da Ezzelino III da Romano che morì nel 1259 – proseguono i vertici del comitato organizzativo dell’evento – dal 1971 si disputa la corsa dei mussi che quest’anno si correrà il primo maggio; da 26 anni inoltre organizziamo gli angoli rustici. Metterli a pagamento era l’unico modo per tenerli in vita, parcheggi e bus navetta, almeno per quest’anno, rimarranno invece gratuiti».
Una decisione, quella del biglietto, sulla quale l’assessore regionale all’Identità veneta Cristiano Corazzari non entra nel merito, pur auspicando maggiori disponibilità in futuro: «I tagli statali si sono fatti sentire su tutti i capitoli del bilancio regionale – spiega – come Veneto stiamo facendo ogni sforzo possibile affinché le manifestazioni di rilievo e valenza storico-culturale possano avere il giusto sostegno ma è chiaro che anche noi dobbiamo fare i conti con le minori entrate romane».
Conti che nel frattempo fanno anche le altre manifestazioni rievocative: «Siamo in contatto e aspettano di vedere come andrà da noi l’affluenza – conclude Frison – il biglietto infatti potrebbe diventare realtà anche altrove».