Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sicurezza partecipata, si parte il mese prossimo Ci sono già i volontari
BASSANO Inizieranno il mese prossimo gli incontri formativi del progetto pilota «Sicurezza partecipata 2.0» che coinvolgono i quartieri cittadini, dove non diminuisce la preoccupazione per l’escalation di furti nelle abitazioni, scippi e rapine ai danni di anziani. In questi giorni, si stanno raccogliendo le candidature dei volontari che vigileranno nelle rispettive zone segnalando alle forze dell’ordine situazioni o persone sospette che si aggirano nei rioni . Una sorta di controllo di vicinato che nasce dalla sinergia fra Comune, assessorato alla Polizia locale, comitati di quartieri e forze dell’ordine (che terranno le lezioni)per aumentare la percezione della sicurezza sul territorio. «I volontari hanno anche chiesto di redigere e pubblicare nelle bacheche di ogni zona una sorta di decalogo sui comportamenti da adottare in caso di pericolo», riferisce Lucia Fincato, la coordinatrice dell’intercomitato. Dalla sicurezza ai rifiuti. In vista dell’introduzione dei nuovi sistemi di conferimento e di raccolta delle immondizie, sale la preoccupazione dei quartieri in cui la novità partirà a titolo sperimentale. Incassata la contrarietà al progetto di XXV Aprile, il nuovo sistema debutterà a Marchesane, Rondò Brenta e San Michele. Le isole ecologiche andranno a sostituire l’attuale porta a porta ad eccezione della frazione umida dei rifiuti. «I comitati sono preoccupati perché manca del tutto l’informazione sulle nuove modalità di conferimento – evidenzia Fincato – e chiedono al Comune di organizzare al più presto specifici incontri». Anche la gestione del verde pubblico nei rioni è stata discussa durante l’assemblea. I consigli di quartiere chiedono che l’amministrazione tuteli i volontari che si dedicano allo sfalcio dell’erba e alla manutenzione delle aree: San Vito ha informato la municipalità di non voler prendere in gestione le zone verdi del quartiere e di lasciarle in carico alla Sis. Ma i comitati possono anche raccogliere problematiche di tipo sociale e sanitario del quartiere: dalle dipendenze, da alcol e da gioco in particolare (il 55 per cento degli incidenti sul territorio sono determinati da abuso di alcol), alle situazioni di cui si occupa il coordinamento Ca.Sa che finora ha ricevuto ben 2.082 segnalazioni di pazienti o utenti del servizi sanitari.