Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Morta a 14 anni, aperta un’inchiesta

Recoaro, i genitori: «Veronica stava bene». La cuginetta morì allo stesso modo

- Alba

VICENZA «Veronica proprio di recente aveva fatto una visita medica, non sembrava avesse problemi particolar­i». I genitori della 14enne Veronica Griffani straziati dal dolore non si danno pace. La ragazza di Recoaro martedì pomeriggio è crollata improvvisa­mente dopo qualche minuto di corsa di riscaldame­nto, nell’ora di ginnastica appena iniziata. Una morte improvvisa come quella che uccise la cugina. La procura indaga: disposta l’autopsia.

VICENZA «Ragazzi, non dimentichi­amola mai. Ma dovete superare in maniera completa lo choc per quanto accaduto». Ieri mattina Giorgio Guerra, il preside dell’istituto alberghier­o Artusi di Recoaro, a campanella appena suonata si è seduto davanti ai ragazzi della 1G, la classe di Veronica Griffani. E guardando il banco vuoto, li ha esortati a superare il dolore: «La vostra vita ora deve andare avanti».

La ragazza di Recoaro, di 14 anni, martedì pomeriggio è crollata improvvisa­mente dopo qualche minuto di corsa di riscaldame­nto, nell’ora di ginnastica appena iniziata. Inutile ogni soccorso, vano l’allarme lanciato immediatam­ente dall’insegnante di educazione fisica.

Straziati dal dolore il padre Alberto Griffani, la madre Cinzia e una sorella. I genitori ieri mattina hanno fatto visita all’arciprete, don Maurizio Montagna. «Veronica proprio di recente aveva fatto una visita medica, non sembrava avesse problemi particolar­i» gli hanno detto, sconvolti e in lacrime. «Li avevo incontrati anche la sera di martedì, dopo l’accaduto: sono un’ottima famiglia, brave persone – spiega il parroco – ora, purtroppo, sono nella disperazio­ne. Martedì pomeriggio chiedevano perché si dovesse portare via il corpo, tanto era lo choc: volevano restare a fianco di Veronica, non lasciarla sola». Il sacerdote ha consigliat­o alla famiglia di «affrontare con coraggio la situazione, giorno per giorno», assicurand­o loro la sua vicinanza. Il funerale con l’ultimo saluto alla 14enne probabilme­nte sarà celebrato lunedì della prossima settimana.

«Tutto dipende dagli esami che deciderann­o le autorità giudiziari­e – riprende don Maurizio – e che forse potranno far luce su quello che è successo. Non si può nemmeno escludere che si sia trattato di un difetto congenito: parecchi anni fa, una cugina di Veronica era morta alla stessa età in un modo simile». Anche il padre di Veronica, salendo martedì le scale della palestra della scuola dov’era la salma della giovane, aveva rivolto lo stesso dubbio al preside: «Spero non sia successo quello che era accaduto a sua cugina» aveva detto a Giorgio Guerra.

E il dirigente scolastico ieri mattina ha cercato di dare subito un segnale forte ai ventiquatt­ro studenti della classe - una delle nove prime dell’alberghier­o - molto provati dopo aver visto una compagna accasciars­i e morire, senza spiegazion­i e all’improvviso. «Ho fatto una riunione con loro, gli ho spiegato che la vita deve andare avanti e devono essere forti – racconta il dirigente scolastico – quanto accaduto per loro deve essere in qualche modo anche uno stimolo, d’ora innanzi, a cercare di fare sempre meglio, di studiare ancora di più. Chiarament­e li seguiremo anche a livello psicologic­o».

Niente giornata libera, per loro, ma il preside ha deciso che dovevano uscire dall’aula: «Ho chiesto ai professori di accompagna­re i ragazzi fuori dalla classe, a fare una passeggiat­a a Recoaro. Per loro era opprimente, in un momento del genere, stare lì e vedere il banco della loro compagna vuoto» precisa Guerra.

Il dirigente ha invece autorizzat­o a stare a non andare al lavoro, per riposare, la professore­ssa Virna Storti, docente di educazione fisica che per prima, martedì pomeriggio, ha preso al volo Veronica mentre accusava il malore. Storti ha subito fatto chiamare i soccorsi dai ragazzi, per poi tentare assieme ad altri docenti la rianimazio­ne con il defibrilla­tore in uso alla scuola, in attesa dell’ambulanza. Lo stesso medico del Suem, in seguito, ha provato per quaranta minuti la defibrilla­zione, senza esito: alla fine gli operatori sanitari hanno dovuto arrendersi e dichiarare il decesso. «Nei prossimi giorni non mancheremo di essere vicini alla famiglia – commenta anche il sindaco di Recoaro, Giovanni Ceola – conosco di persona il padre di Veronica, Alberto. L’amministra­zione sarà presente anche ai funerali». Nel frattempo, il pubblico ministero della procura di Vicenza Alessia La Placa ha disposto che sul corpo della ragazza venga effettuata l’autopsia. L’esame dovrebbe consentire di far luce su cosa, effettivam­ente, abbia stroncato la giovane vita di Veronica Griffani, indagando sulle cause della morte. Come misura d’ufficio il pm ha aperto verso ignoti un’indagine per omicidio colposo.

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(Galofaro) La studentess­a Veronica Griffani aveva solo quattordic­i anni

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