Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Migliaia di multe in ritardo, licenziata l’azienda
Il caso delle sanzioni annullate. «La ditta dovrà risarcire tutti i danni al Comune»
VICENZA Prima le multe spedite in ritardo, poi le voci sulla situazione finanziaria «difficile» dell’azienda, infine la necessità da parte del Comune di dover spedire di propria iniziativa altre notifiche di verbali a casa dei vicentini, per non ricorrere in ulteriori ritardi. Ora, Palazzo Trissino mette la parola fine al caso delle multe arrivate in ritardo e lo fa stracciando il contratto con la società «Mazal global solution».
L’amministrazione ha sancito la fine del contratto con l’azienda milanese, che fino alla fine di marzo di occupava della notifica dei verbali staccati dagli agenti di polizia locale. Dal primo aprile, su volontà del Comune, il contratto non è più valido. Alla base della decisione ci sono, appunto, i precedenti: nei mesi scorsi era emerso il caso delle tremila notifiche inviate dall’azienda con oltre 90 giorni di ritardo ai diretti interessati, che in molti casi avevano presentato ricorso e costretto il Comune ad annullare i verbali contestati.
Poi alle orecchie della Giunta sono arrivate le voci di una situazione finanziaria «difficile» da parte della società, tanto che già altri Comuni, per esempio nel Cagliaritano, avevano rescisso i contratti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Palazzo Trissino è stato l’aver dovuto inviare di propria iniziativa altre notifiche, nelle scorse settimane, per non incappare in ulteriori ritardi. Da lì la decisione: la fine del contratto, in scadenza a ottobre 2016, è stata anticipata al 1 aprile e pure i pagamenti alla Mazal, pari a 234 mila euro, sono stati congelati. Da due settimane il servizio di notifica verbali è stato affidato all’azienda giunta seconda alla gara indetta dal Comune tre anni fa, ovvero la padovana «Megasp srl», almeno fino al prossimo ottobre, per un controvalore di circa 39 mila euro. Ogni mese il comando di contra’ Soccorso Soccorsetto «produce» una mole di settemila verbali, che vanno notificati a un costo stimato in 0,899 euro l’uno, pari a circa 6200 euro al mese. «Tutto quello che l’azienda deve al Comune per i danni provocati dai ritardi di spedizione delle notifiche rimane in essere - dichiara l’assessore alla Sicurezza, Dario Rotondi - e cercheremo di ottenere le somme che ci spettano». E regna il mistero su una lettera alla base della decisione del Comune di rescindere il contratto.