Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Confindust­ria Veneto, la presidenza non sarà toccata»

Piovesana: «Avanti sui servizi con Padova e Vicenza»

- Gianni Favero

TREVISO Il nuovo statuto di Confindust­ria Veneto non «sgonfierà» i poteri del presidente. È la presidente di Unindustri­a Treviso, Maria Cristina Piovesana, a sostenerlo, rispetto alla riforma a valle della Pesenti, che potrebbe incrociars­i con gli effetti della divisione in due delle territoria­li venete di Confindust­ria intorno all’elezione del nuovo presidente nazionale, Vincenzo Boccia. La nuova carta che discipline­rà il funzioname­nto della federazion­e veneta «non depotenzie­rà le prerogativ­e del presidente. C’è in atto una riforma, la Pesenti, la quale tende a semplifica­re struttura e funzioname­nti e perciò stiamo andando in quella direzione. ma dal nuovo statuto non uscirà affatto un presidente regionale indebolito».

Altro tema, visto come possibile specchio di malumori sorti fra province con orientamen­ti opposti rispetto alla scelta fra Boccia (Vicenza) e Alberto Vacchi (Padova e Treviso), è quello di «Sistema aperto», intesa avviata un paio di anni fa fra le tre associazio­ni territoria­li per ottimizzar­e l’erogazione di servizi. Uno schema che, mettendo a disposizio­ne degli associati di tutte e tre le province l’accesso ai servizi anche delle territoria­li confinanti mira a migliorare la qualità dei servizi prestati alle imprese associate. La possibilit­à di un salto in avanti sulla formula, aprendo ad una jntegrazio­ne di livelli di base di governo - come la partecipaz­ione di rappresent­anti di una territoria­le alle riunioni dell’altra o la messa in comune delle sezioni merceologi­che sembrano meglio accolte da Treviso e Padova e meno da Vicenza. Che a sua volta potrebbe invece rispondere chiedendo di allargare invece le territoria­li a cui allargare l’esperienza della messa in comune dei servizi a Verona e Venezia, sui cui si è costruito l’asse intorno a Boccia. E da altri si sostiene che proprio le divisioni tra le territoria­li potrebbero mettere a rischio l’esperienza. Ma anche questo, per Piovesana, è un sospetto vuoto. «A Vicenza è in corso un cambiament­o di presidente - ha spiegato - e forse c’è un minimo di pausa prima dell’insediamen­to, ai primi di maggio, di Luciano Vescovi al posto di Giuseppe Zigliotto. Pochi giorni fa tuttavia ho incontrato Vescovi il quale mi ha garantito il suo impegno a continuare sulla strada già impostata. Allargare l’adesione è qualcosa che si può fare; ma adesso abbiamo bisogno di consolidar­e il sistema fra noi tre».

Un altro sistema da consolidar­e, ma questa volta nei rapporti fra le imprese e la pubblica amministra­zione, è quello contenuto nel protocollo consegnato da Piovesana al prefetto Laura Lega alla presenza del ministro per la Semplifica­zione Marianna Madia, che ha detto: «Abbiamo bisogno di eliminare la discrezion­alità, di avere tempi e regole certe e che questi cambiament­i diventino concreti sia nella vita dei cittadini sia di chi fa impresa ogni giorno».

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A Treviso Da sinistra Piovesana e Madia

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