Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Aeroporti, Marchi lancia la holding del Nordest
E a Venezia Dhl investe 34 milioni sul nuovo polo logistico
VENEZIA «Operare come un’unica società invece di quattro sarebbe l’ideale. Arrivare a una holding completerebbe il disegno aeroportuale del Nordest». Enrico Marchi, presidente di Save, dopo aver presentato il progetto monstre del nuovo gateway veneziano di Dhl, risponde a una domanda e spiega la sostanza della sua proposta d’approdo per il sistema aeroportuale del Nordest. Che vedrebbe le tre società aeroportuali che gestiscono Venezia, Treviso, Verona e Brescia al di sotto di un nuovo soggetto unico. Una soluzione che appare razionale anche sullo sviluppo del traffico.
E non è un caso che il tema spunti a margine della presentazione del gateway di Dhl al Marco Polo. Il progetto comprende la costruzione di ventimila metri quadrati di un polo logistico del vettore che accorperà le varie sedi già presenti sul territorio come il servizio clienti di Marcon, sempre nel Veneziano. «Si tratta di un edificio che avrà da un lato la certificazione ambientale internazionale Leed – spiega l’ad di Dhl, Alberto Nobis – dall’altro i vantaggi evidenti di un unico centro in cui i contatti fra addetti alle rampe, corrieri, addetti ai clienti saranno possibili in tempo reale».
Dhl era lo stesso operatore che aveva porto lo scorso anno Venezia a rompere con Bergamo sulla trattativa per gestire in comune l’aeroporto di Brescia Montichiari; il rinnovo del contratto da parte di Bergamo, rompendo, secondo Venezia, la moratoria nell’ambito della trattativa, aveva determinato la rottura tra le due società di gestione. Un fatto che non ha però impedito sviluppi. La scelta di Venezia «per tipologia di merci e tessuto produttivo – spiega Nobili – questo nuovo gateway ci apre l’area del Nordest». Il vettore si sta espandendo con 350 milioni di nuovi investimenti su scala nazionale e su Venezia punta, tanto per cominciare, 22 milioni di euro a cui se ne aggiungono 12 per la subconcessione dell’area da parte dell’aeroporto. I lavori inizieranno fra meno di un anno e si concluderanno nei primi mesi del 2018. «Sbaglia chi dice che solo i passeggeri sono glamour - scherza Marchi – in realtà le merci lo sono anche di più. E qui non ci celebra un accordo ma un matrimonio, visto che l’operazione ha la stessa durata della concessione aeroportuale, il 2041». Tra 2012 e 2015 Dhl ha raddoppiato la quantità di merce trasportata, confermando di non risentire della crisi. Su Venezia sono state movimentate merci per 51 mila tonnellate nel 2015 «e abbiamo avviato – conclude Marchi – una gara per General Cargo, una società ad hoc di Save sul fronte merci». Mercato che per il Triveneto vale in outbound 72 miliardi l’anno, +4% nel 2015 e 45 miliardi l’anno in inbound +7 %; Dhl ne copre il 60% con 100 milioni di fatturato in quest’area, 20 spedizioni per milione di merce trasportata contro le 15 della media nazionale e 11 mila clienti che spediscono in 220 Paesi.