Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fratelli legati e rapinati nella loro villa
Pederobba, criminali armati di bastone e roncola fuggono con soldi, orologi e auto (ritrovate a Cittadella)
TREVISO Sono stati aggrediti da quattro banditi travisati. Che li hanno legati per poi fuggire con soldi e gioielli. Notte da incubo per due fratelli di Onigo.
PEDEROBBA (TREVISO) Una villa del Settecento adagiata su una collina e immersa nelle campagne, abitata da due fratelli. L’obiettivo perfetto per mettere a segno una rapina per la banda di quattro malviventi, con accento straniero, che nella notte tra domenica e lunedì ha fatto irruzione nell’abitazione di Marino e Daniele Daniel, di 57 e 53 anni, in via Curogna, nell’omonima località di Onigo di Pederobba.
I malviventi sapevano di poter agire indisturbati perché l’abitazione, da decenni di proprietà di una nota famiglia benestante, è isolata rispetto alle altre del borgo e per questo i fratelli Daniel, legati e rapinati, hanno dovuto liberarsi da soli prima di poter chiedere aiuto.
Il raid è avvenuto poco dopo le 2.30 della notte. Uno dei fratelli stava dormendo nella sua stanza, l’altro era in salotto e guardava la televisione. Improvvisamente nell’abitazione sono entrati i quattro rapinatori, il volto nascosto da un passamontagna. Due di loro brandivano una roncola e un bastone, probabilmente il manico di una vanga che era custodita, insieme all’altro attrezzo, in quelle che una volta erano le scuderie della villa.
Stando alle ricostruzioni effettuate dalle forze dell’ordine, i banditi hanno preso per primo il fratello che era sveglio: dopo averlo violentemente strattonato, lo hanno legato mani e piedi alla sedia con delle stringhe da scarpe. Poi hanno bloccato l’altro, legandolo al letto con del nastro adesivo.
Poche parole e molte minacce: «Dove sono i soldi? Se non ce lo dite vi ammazziamo». I fratelli hanno dato loro tutto il denaro contante che avevano in casa, all’incirca seimila euro. Poi i malviventi hanno rovistato ovunque, senza fretta, sicuri che nessuno poteva interrompere il loro raid. Hanno preso anche un paio di orologi di valore, e poi hanno iniziato a chiedere dove fossero le chiavi di alcune delle auto parcheggiate nel cortile. Sono così fuggiti con una vecchia Mercedes 500 coupè e una Ford Fiesta, lasciando i Daniel immobilizzati e sotto choc. Quando la banda è sparita, è finito l’incubo ma i due fratelli ci hanno messo un po’ prima di riuscire a liberarsi e a chiamare i carabinieri di Montebelluna. Dopo i rilievi nella villa, Marino (ex commerciante di materiale elettrico e mobili) e Daniele (che si occupa della coltivazione dei terreni) sono andati in caserma per ricostruire la lunga notte appena trascorsa. Fortunatamente non hanno riportato ferite. Poco dopo le 13, uno dei due ha fatto rientro a casa: «Non voglio dire niente, non fatemi parlare – ha detto ai cronisti -. Ci hanno legato. Erano stranieri. Non voglio dire altro».
Nella villa vive anche l’anziana madre, che però da qualche giorno è ricoverata in ospedale e solo per questo si è salvata dall’essere a sua volta vittima dei rapinatori. «Chi vive in zone isolate è più vulnerabile e a rischio – spiega il sindaco di Pederobba, Marco Turato -. Siamo preoccupati ma è la prima volta che nel nostro paese si verifica un fatto così grave».
In serata sono state rinvenute le auto dei banditi: erano a Cittadella, nel Padovano. Dove ora si allargano le indagini.