Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Giacon, lo stilista padovano che ha salvato il Flaiano
«Il teatro romano ha una storia gloriosa». Oggi la riapertura
In tempi difficili economicamente e culturalmente come quelli che stiamo vivendo, dove la chiusura di spazi di aggregazione è all’ordine del giorno, fa notizia la riapertura al pubblico di un teatro storico che riprende le attività dopo un accurato restauro. Parliamo della sala Ennio Flaiano di Roma, che dalla sua fondazione negli anni Venti del secolo scorso (si chiamava allora Teatro dei fanciulli perché frequentato dai figli del re) fino alla chiusura, cinque anni fa, ha ospitato i più bei nomi della scena italiana. A compiere il miracolo un imprenditore padovano, Massimo Giacon, lo stilista che ha ideato e reso famoso nel mondo il marchio Aeronautica militare, di cui ora è consulente. Giacon ha il merito e, come lui stesso sottolinea, l’incoscienza di mettersi in gioco in prima persona, con capitali propri, dando vita a un’attività culturale di ampio respiro. L’apertura del teatro avrà luogo oggi, alle 18.30, con un incontro dal titolo «Dialoghi sull’amore» partendo dall’ultimo libro della psicologa e psicoterapeuta veneta Vera Slepoj: La psicologia dell’amore. Nel corso della serata presentata da Savina Confaloni, scrittori e pensatori di formazione diverse, Luigi Bisignani, Gaetano Cappelli, Giordano Bruno Guerri e Alessandra Necci, si confronteranno con l’autrice. La discussione sarà accompagnata dalle letture di Sabina Negri e si concluderà con un concerto di chitarra classica del maestro Massimo Scattolin e con un brindisi ben augurante. «La molla che mi ha spinto a gettarmi in questo progetto - spiega con entusiasmo Giacon - è la convinzione che gli imprenditori debbano fare la loro parte nel rimettere in moto il nostro paese, anche dal punto di vista culturale. Io ho uno spirito creativo e mi piace l’idea di impiegare le mie capacità in un settore che ha bisogno di sostegno e di innovazione. Il Flaiano ha alle spalle una storia gloriosa: frequentato da artisti del calibro di Luchino Visconti, Anna Magnani, Monica Vitti e molti altri, è stato diretto da Aldo Fabrizi negli anni Cinquanta e alla fine degli anni Novanta da Maurizio Costanzo. Il mio obiettivo ora è di proiettarlo nel futuro creando una sinergia con le potenzialità della rete». Nel restauro Giacon ha messo la massima cura puntando sull’attrattiva anche emozionale del luogo. «Il Flaiano è una piccola bomboniera: vorrei diventasse attrattivo anche per chi viene dall’estero. Un posto dove incontrarsi e godere del bello».