Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fondazione Teatro, Ditri al timone Ma è scontro tra Comune e Regione
Nominati presidente e Cda. Donazzan: scelta non condivisa. Variati: un vero peccato
VICENZA Vince la linea del Comune, arriva un nuovo presidente – e un nuovo Cda – ma si consuma, in un pomeriggio, la spaccatura con la Regione, che vota contro la proposta di Palazzo Trissino. In questo scenario la Fondazione Teatro comunale «Città di Vicenza» ha un nuovo presidente, ovvero Roberto Ditri. La nomina è arrivata ieri, durante l’assemblea dei soci che ha approvato le modifiche allo statuto dell’ente (da 6 a 5 consiglieri nel Consiglio di amministrazione) e soprattutto ha individuato i nuovi nomi alla guida della realtà di viale Mazzini. Il nome principale è quello di Roberto Ditri, nuovo presidente della Fondazione che succede a Flavio Albanese, con già due mandati – e sei anni - alle spalle nel ruolo di presidente. I voti al 68enne manager d’azienda – già presidente di Fiera di Vicenza dal 2010 al 2012 – sono arrivati da tre dei quattro soci della Fondazione perché sulla candidatura del nuovo presidente la Regione si è opposta, votando contro. Il nome di Ditri, che già circolava negli ambienti culturali da alcuni giorni, è stato proposto in assemblea dal Comune, ma proprio sulla sua figura i soci si sono divisi: il nuovo presidente ha incassato i «sì» di Comune (con il sindaco Achille Variati), Fondazione Cariverona (rappresentata dal vicepresidente del cda, Dario Semenzato) e Banca popolare di Vicenza (con Gianluca Cavaliere), mentre la Regione, rappresentata dall’assessore all’Istruzione Elena Donazzan, ha votato per il «no». E dunque ha aperto, nei fatti, un fronte di scontro con Palazzo Trissino. «Non siamo contrari alla persona di Ditri – dichiara Donazzan – ma al metodo adottato dal Comune. Abbiamo saputo della sua candidatura sui giornali nei giorni prima e non c’è stata alcuna volontà di condividere questa nomina. Mi aspettavo un comportamento diverso dall’amministrazione». Netta, però, la presa di posizione di Variati: «In assemblea non sono stati fatti altri nomi oltre a quello di Ditri e tutti gli altri soci sono stati favorevoli. Dispiace che la Regione non abbia condiviso la scelta di una personalità di così grande spessore, che non riflette una nomina politica ma quella di una figura dirigenziale di alto profilo. Spero che a breve si possa completare la composizione del cda con la nomina del consigliere proprio della Regione, attesa da oltre tre anni». Nella nuova era Ditri ci sarà anche un cda rinnovato: confermati i nomi del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci (in quota Comune) e di Carlo Buzio (in quota Bpvi), mentre per la prima volta entra in Fondazione Giovanni Bonotto, imprenditore di 49 anni, direttore della Bonotto di Molvena.