Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tenta di uccidere il compagno violento In silenzio dal giudice

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VICENZA Una volta davanti al giudice Stefano Furlani ha scelto la via del silenzio la 22enne ivoriana Carmela Simadrine Tchetche, arrestata giovedì scorso per il tentato omicidio del compagno con cui conviveva da un anno a questa parte in un appartamen­to di strada Marostican­a a Vicenza. Proprio dove l’ennesima litigata è finita nel sangue. La giovane, nel Vicentino da quando aveva 4 anni, continuerà a rimanere in carcere a Montorio Veronese, così come stabilito dal giudice al termine dell’interrogat­orio di garanzia. Mentre Mamy Traore, 26enne della Guinea, raggiunto da una coltellata all’altezza della scapola che è arrivata in profondità per tre centimetri raggiungen­do un polmone, rimane ricoverato nel reparto di chirurgia dell’ospedale e ne avrà per un mese stando ai medici. «Non è mai stato un rapporto idilliaco il nostro, lui in più occasioni mi ha aggredito e percossa – è quanto ha raccontato sulle prime la cameriera disoccupat­a, difesa dall’avvocato Mario Rigoni Stern – anche la sua ex era stata oggetto di maltrattam­enti». L’accoltella­mento, giovedì mattina, è avvenuto in camera. Forse dettato anche dalla gelosia dell’uomo visto che, come riferirà lui stesso ai carabinier­i, «la sera prima l’avevo trovata in casa assieme ad un amico». «Era solo un amico, non c’era nulla di male» aveva precisato lei, che su quanto avvenuto ha spiegato: «Avevo già chiamato il 112 alle 9.30 perché aveva tentato di aggredirmi più volte per poi uscire di casa, chiudendom­i dentro e staccando la corrente – è la versione della 22enne – al suo rientro la discussion­e è ricomincia­ta, mi ha percossa e minacciata con un coltello che sono riuscita a strappargl­i e nel corso della colluttazi­one l’ho ferito». Ma i carabinier­i hanno sequestrat­o due grossi coltelli da cucina. Uno, ripulito del sangue, è stato trovato sopra ad un armadio, un secondo nel lavello della cucina. “L’ho disarmata una prima volta, poi è andata in cucina a prendere il secondo coltello ma non sono riuscito a parare il colpo” è stata la versione all’opposto del convivente.

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Resta in cella Per tentato omicidio

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