Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Lo stracchino Castellan conquista il Cheese Award
Migliore in Italia per il secondo anno consecutivo
ROSÀ Un caseificio storico, una professione tramandata da padre in figlie e una produzione a mano, come una volta, che si ripete di giorno in giorno da quasi mezzo secolo e che mantiene inalterata genuinità e freschezza. Sono questi gli ingredienti dello stracchino Castellan made in Rosà, riconosciuto da due anni a questa parte come il migliore d’Italia.
Si è aggiudicato infatti il primo premio all’Italian Cheese Awards, nelle edizioni 2015 e 2016, mentre nel 2014 aveva conquistato la Medaglia d’oro a Caseus Veneti. Un’eccellenza casearia che porta la firma di tre imprenditrici rosatesi. Le tre sorelle Castellan, ciascuna con un suo determinato ruolo nel caseificio di famiglia aperto nel 1968 da Urbano Castellan: Sonia si occupa del marketing e dell’amministrazione; Sara è la responsabile vendite; Manola è addetta alla produzione. Produzione che non ha nulla di industriale: il latte, 250 quintali rigorosamente a chilometri zero, provenienti dalle migliori stalle locali, viene lavorato quotidianamente dai casari nelle vasche polivalenti e poi riversato nelle forme, dove viene girato e dove prende consistenza. Quindi riposa per una settimana nelle celle refrigerate, per poi essere tagliato, pesato e incartato, destinato alla vendita. Di conservanti nemmeno l’ombra. Ogni passaggio viene fatto rigorosamente a mano anche per mantenete inalterato il processo di qualità.
«Il segreto del nostro stracchino? La raccolta giornaliera di latte da stalle selezionate, nessun latte estero – spiega Sonia – e soprattutto una produzione artigianale che rispetta i tempi (7 giorni) che servono per maturare e ottenere una cremosità naturale; e l’assenza di conservanti». Mamme di famiglia e imprenditrici, le Castellan puntano all’etica del prodotto: «Ci piace mangiare sano».