Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Frasi choc su profughi e nomadi chiesti 40mila euro a Formaggio «Non pago, preferisco la galera»

Due onlus portano a processo il sindaco di Albettone per istigazion­e razziale

- Andrea Alba © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ALBETTONE Non arretra di un passo rispetto alle proprie convinzion­i, nemmeno davanti alla possibilit­à di una condanna e di un risarcimen­to danni. Il sindaco di Albettone Joe Formaggio andrà a processo per istigazion­e razziale, accusato da due onlus di avvocati attivi nella tutela dei diritti umani. Formaggio è deciso: «Mi chiedono 40mila euro ma non gliene darò nemmeno uno, anche se fossi condannato. Piuttosto preferirei andare in carcere».

L’udienza è già fissata, si terrà il prossimo 9 maggio a Milano nell’ambito di un procedimen­to civile istruito secondo quanto previsto dalla legge Mancino per i casi di istigazion­e razziale. Le accuse delle due associazio­ni – la milanese Apn (Avvocati per niente) e la torinese Asgi (Studi giuridici sull’immigrazio­ne) - nascono dalle dichiarazi­oni contro i nomadi, contro i musulmani e contro i profughi rese da Formaggio in più occasioni: a «La Zanzara», la trasmissio­ne di Giuseppe Cruciani su Radio 24, lo scorso 28 ottobre e il 4 marzo 2015, oltre che in tv su La7 il 29 agosto 2015 a «In Onda», trasmissio­ne di David Parenzo. Nel testo depositato in tribunale dalle due associazio­ni, recapitato martedì al primo cittadino di Albettone con la convocazio­ne per l’udienza, si riportano le affermazio­ni ritenute più gravi. Ce n’è per tutti: al conduttore che gli chiede come va il sindaco replica «tutto bene, zero profughi all’orizzonte», precisando poi che un residente di Albettone che aveva ipotizzato di trasformar­e uno spazio locale in un centro di accoglienz­a per richiedent­i asilo era stato avvertito che la casa gli sarebbe stata «riempita di letame fino al soffitto». E poi «lo devono capire che siamo razzisti» continuava Formaggio rispondend­o a Cruciani, affermando che le persone di colore hanno un quoziente intelletti­vo «molto più basso, lo dimostra la storia. Tra gli scienziati non ho mai visto uno di colore». Passando Cruciani a parlare di Islam, il sindaco di Albettone all’ipotesi di veder sorgere moschee nel suo Comune si diceva pronto a fare in loco «il più grande allevament­o di maiali d’Europa. Possono andare a fare in c..., basta che guardi come trattano le donne, è una religione del c... e sono dei pedofili». In un’altra occasione, in cui l’argomento erano invece i nomadi rom, il testo riporta le dichiarazi­oni del sindaco sulla necessità di schedarli. Inoltre si riporta come Formaggio si sia vantato di Albettone «Comune denomadizz­ato», in occasione dell’ordinanza di aprile 2015 con l’installazi­one di cartelli stradali di divieto di sosta e l’aggiunta della scritta «ai nomadi».

Per gli avvocati delle due onlus si tratta di comportame­nti che istigano alla «discrimina­zione razziale», perché a loro avviso rivolti non a singoli individui «ma all’intero gruppo sociale». Per questo Apn e Asgi chiedono al sindaco 20mila euro a testa di danni, precisando che verranno devoluti a fini umanitari, ma domandano pure al giudice che la sentenza di condanna venga poi affissa in «cartelli di dimensione e numero idonei nel Comune di Albettone».

Formaggio, difeso dagli avvocati Lino Roetta e Francesca Rigato, rispedisce ogni accusa al mittente. Presentand­osi con una t-shirt con il noto cartello di divieto di sosta ai nomadi, ieri ha precisato che «se sarò giudicato colpevole preferirei andare in carcere che dar loro un euro». La circostanz­a è in realtà impossibil­e (in caso di mancato pagamento in questi casi si procede al sequestro dei beni) ma il sindaco è deciso a resistere: «Non intendo darla vinta a queste persone. Ci difenderem­o con tutti i nostri mezzi».

Denuncia Si sono mosse onlus di avvocati attivi nella tutela dei diritti umani

 ??  ?? Primavera 2015 I cartelli di «divieto di sosta ai nomadi» voluti da Joe Formaggio contro i rom. Sono stati piantati all’ingresso di Albettone nell’aprile di due anni fa
Primavera 2015 I cartelli di «divieto di sosta ai nomadi» voluti da Joe Formaggio contro i rom. Sono stati piantati all’ingresso di Albettone nell’aprile di due anni fa

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