Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Scoperto e sequestrat­o canile lager Undici Rottweiler lasciati al buio, senza cibo e acqua. Nei guai il proprietar­io

- B. C. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ARZIGNANO Undici cani di razza, tra i quali un cucciolo, rinchiusi in box di piccole dimensioni, al buio, costretti a convivere con i loro escrementi, con le ciotole del cibo e dell’acqua vuote o rovesciate.

Quando, lunedì mattina, i carabinier­i forestali e i carabinier­i della stazione di Arzignano hanno effettuato, con i veterinari dell’Usl 8 e con l’ausilio della polizia locale, un controllo in un capannone privato di località Restena hanno capito subito che gli animali erano in sofferenza, tanto che li hanno subito sequestrat­i e, dopo le cure del caso, affidati al locale canile.

Undici i cani in tutto tolti al suo proprietar­io: dieci di razza Rottweiler, di cui un cucciolo di sette mesi, e un Labrador. Tenuti «in condizioni etologicam­ente e ecologicam­ente incompatib­ili» fanno sapere i militari che parlano di «canile lager».

Nel capannone di via del Torrente, una struttura in parte in disuso, erano stati allestiti artigianal­mente dei box in rete elettrosal­data, su pavimento in cemento.

Gli animali erano stati divisi a seconda del sesso ma il trattament­o loro riservato era uguale, costretti a vivere in uno spazio ridotto, sporco, in un ambiente insalubre, senza godere di un raggio di sole, senza nemmeno riuscire a dissetarsi. Nelle ciotole non c’era infatti acqua, né cibo.

E dopo i controlli del veterinari­o gli undici cani di razza sono stati sequestrat­i e trasferiti altrove, al canile. Perché non debbano più soffrire e vivere in quelle condizioni inaccettab­ili. Per le quali il loro proprietar­io dovrà rispondern­e alla giustizia: l’uomo, C. E., italiano residente nel Vicentino, è stato denunciato dai carabinier­i per i reati di maltrattam­ento di animali e detenzione di animali in condizioni incompatib­ili.

Da quanto è stato possibile sapere non è la prima volta che si caccia nei guai per situazioni simili: ha infatti precedenti specifici per maltrattam­enti di animali. E non è un caso che i militari siano arrivati a lui, al suo allevament­o abusivo (perché senza abilitazio­ne) di cani di razza, a sottrargli­eli.

Le indagini ora proseguira­nno: ci sono infatti diversi aspetti da approfondi­re. Cosa ne faceva l’uomo di così tanti cani di razza, compreso il cucciolo? Il sospetto, al momento al vaglio, è che venissero rivenduti nel mercato nero, forse anche all’estero. Che dietro tutto vi fosse un business illegale. Per ora solo ipotesi che cercano riscontri.

In salvo Gli animali sono stati visitati e affidati all’Usl di Arzignano. Tra loro c’era anche un cucciolo

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