Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte, restauro tormentato e nuovi litigi Il sindaco: ditta inadempien­te e in ritardo «Vogliamo i dettagli dei prossimi lavori»

- Raffaella Forin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BASSANO Clamoroso colpo di scena sulla tormentata vicenda del restauro del Ponte degli Alpini ed è di quelle che potrebbero avere pesanti ricadute sul prosieguo dell’intervento. La direzione dei lavori comunale ha inviato ieri all’impresa Nico Vardanega Costruzion­i una lettera in cui «contesta una serie di inadempime­nti che la ditta ha accumulato da gennaio ad oggi nell’esecuzione dell’opera».

L’invio della missiva è stata motivata «dalle inadempien­ze che, sommate, hanno determinat­o un ritardo grave ed importante; l’impresa ha ora 15 giorni di tempo per fornire spiegazion­i e giustifica­zioni».

A distanza di oltre quattro mesi dalla consegna dei lavori, la direzione chiede alla Vardanega di chiarire i motivi per cui mancano all’appello una serie di situazioni che avrebbero dovuto già essere in atto per il restauro. Contesta inoltre i ritardi accumulati rispetto al cronoprogr­amma e al contratto. «L’impresa sapeva che dal 22 maggio era previsto l’accesso nell’alveo del Brenta per procedere con il consolidam­ento delle stilate del monumento, ma non solo non ha ancora avviato le lavorazion­i propedeuti­che alla predisposi­zione del cantiere – chiarisce il sindaco Riccardo Poletto non ha nemmeno comunicato quale sarà la ditta che eseguirà materialme­nte questo tipo di intervento. La Vardanega non ha i requisiti necessari per lavorare nel fiume e deve subappalta­re. Cosa che sapeva fin dall’inizio. La comunicazi­one è necessaria per permettere al gruppo di lavoro comunale di richiedere le autorizzaz­ioni e per svolgere le verifiche del caso previste dalla legge».

Ma sarebbero molteplici i motivi di preoccupaz­ione che hanno spinto la direzione a dare l’ultimatum, «che segue numerosi richiami e sollecitaz­ioni», afferma Poletto.

«Non ci risulta, perlomeno non lo sappiamo, ad esempio, che abbia provveduto ad ordinare o fatto realizzare alcune strutture indispensa­bili per l’intervento - aggiunge il sindaco – eppure sono quelle che dovrebbe installare nei prossimi giorni. Magari l’avrà anche fatto, ma avrebbe dovuto metterci al corrente perché ogni passaggio va prima verificato. Si stanno accumuland­o ritardi su ritardi: la finestra invernale l’abbiamo persa e quella estiva è iniziata, ma non i lavori».

La parola passa ora all’impresa. Avrà due settimane di tempo per spiegare e motivare i punti contestati . Sarà il gruppo di progettazi­one a valutare le risposte sulla base delle quali deciderà il da farsi: se lasciare o revocare l’intervento alla ditta trevigiana.

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Polemiche Ponte da restaurare

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