Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, restauro tormentato e nuovi litigi Il sindaco: ditta inadempiente e in ritardo «Vogliamo i dettagli dei prossimi lavori»
BASSANO Clamoroso colpo di scena sulla tormentata vicenda del restauro del Ponte degli Alpini ed è di quelle che potrebbero avere pesanti ricadute sul prosieguo dell’intervento. La direzione dei lavori comunale ha inviato ieri all’impresa Nico Vardanega Costruzioni una lettera in cui «contesta una serie di inadempimenti che la ditta ha accumulato da gennaio ad oggi nell’esecuzione dell’opera».
L’invio della missiva è stata motivata «dalle inadempienze che, sommate, hanno determinato un ritardo grave ed importante; l’impresa ha ora 15 giorni di tempo per fornire spiegazioni e giustificazioni».
A distanza di oltre quattro mesi dalla consegna dei lavori, la direzione chiede alla Vardanega di chiarire i motivi per cui mancano all’appello una serie di situazioni che avrebbero dovuto già essere in atto per il restauro. Contesta inoltre i ritardi accumulati rispetto al cronoprogramma e al contratto. «L’impresa sapeva che dal 22 maggio era previsto l’accesso nell’alveo del Brenta per procedere con il consolidamento delle stilate del monumento, ma non solo non ha ancora avviato le lavorazioni propedeutiche alla predisposizione del cantiere – chiarisce il sindaco Riccardo Poletto non ha nemmeno comunicato quale sarà la ditta che eseguirà materialmente questo tipo di intervento. La Vardanega non ha i requisiti necessari per lavorare nel fiume e deve subappaltare. Cosa che sapeva fin dall’inizio. La comunicazione è necessaria per permettere al gruppo di lavoro comunale di richiedere le autorizzazioni e per svolgere le verifiche del caso previste dalla legge».
Ma sarebbero molteplici i motivi di preoccupazione che hanno spinto la direzione a dare l’ultimatum, «che segue numerosi richiami e sollecitazioni», afferma Poletto.
«Non ci risulta, perlomeno non lo sappiamo, ad esempio, che abbia provveduto ad ordinare o fatto realizzare alcune strutture indispensabili per l’intervento - aggiunge il sindaco – eppure sono quelle che dovrebbe installare nei prossimi giorni. Magari l’avrà anche fatto, ma avrebbe dovuto metterci al corrente perché ogni passaggio va prima verificato. Si stanno accumulando ritardi su ritardi: la finestra invernale l’abbiamo persa e quella estiva è iniziata, ma non i lavori».
La parola passa ora all’impresa. Avrà due settimane di tempo per spiegare e motivare i punti contestati . Sarà il gruppo di progettazione a valutare le risposte sulla base delle quali deciderà il da farsi: se lasciare o revocare l’intervento alla ditta trevigiana.