Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Parco della Pace, gli Usa arretrano Nel progetto salta una strada d’accesso
VICENZA Doveva essere una strada asfaltata larga oltre 6 metri, in grado di collegare viale Sant’Antonino con la parte più a nord del futuro parco, vicino alla base militare Del Din. Costo previsto 700 mila euro, finanziamento - da concordare - con la comunità statunitense. Ma gli americani avrebbero detto «no, grazie». E così la strada rischia di finire nel dimenticatoio. Ad annunciare le probabili modifiche al progetto del futuro Parco della Pace è stato il sindaco, Achille Variati, intervenuto ieri in occasione della riunione del tavolo della partecipazione sul parco. Un’occasione per fare il punto sulla situazione del progetto della futura area verde sul sedime dell’ex aeroporto Dal Molin, a cui gli esperti incaricati dal Comune stanno ancora lavorando, anche in virtù delle recenti raccomandazioni redatte degli ispettori dell’Unesco. Il progetto prevede la realizzazione di due stradine verso i cancelli di emergenza della base Usa a sud e a nord del parco, entrambe con sbocco su viale Sant’Antonino, ma mentre a sud un’arteria esiste già, a nord il collegamento va creato. E qui entrano in gioco gli americani: secondo l’accordo stipulato con lo Stato per la concessione del terreno al Comune il collegamento va pagato dagli Usa, tramite «accordo bilaterale» tra Comune e comando americano. Dalla Del Din però il comando avrebbe già fatto sapere, tramite comunicazioni informali, di non essere interessato a quella strada e dunque di non voler provvedere a sostenerne le spese. Dunque la palla passa ora a Palazzo Trissino, che dovrà far modificare il progetto: il collegamento potrà essere rimosso in toto oppure, secondo alcune indiscrezioni, potrà diventare un semplice vialetto di emergenza, magari sterrato ma di certo meno costoso della strada prevista inizialmente.