Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il suono del rock A Pordenone il mito Fender
Pordenone, oltre 100 chitarre dal «Vintage Museum». Molte rarità
Il rock non sarebbe mai stato lo stesso se non fosse esistito Leo Fender. Grazie all’invenzione delle sue chitarre elettriche, a partire dal 1950, la storia della musica cambiò direzione. Allo strumento più iconico del rock è dedicata la mostra «Museo Fender Vintage» che fino a sabato si potrà visitare a Pordenone nella sede di Crédit Agricole FriulAdria, nell’ambito della 26esima edizione del Pordenone Blues Festival. L’esposizione arriva direttamente dal «Fender Vintage Museum» dei collezionisti romagnoli Flavio Camorani e Michela Taioli, la più importante raccolta di Fender al mondo con oltre cento pezzi di cui molti rarissimi. Era il 1950 quando per la prima volta comparve una chitarra elettrica in un negozio di strumenti musicali. A crearla fu il rivoluzionario Leo Fender, fondatore dello storico marchio Fender con sede in California, che si mise in testa di dar vita a strumenti semplici e pratici, funzionali a tutti i musicisti, producendo la prima chitarra elettrica e il primo basso elettrico della storia. Sinonimo di qualità e artigianalità, la Fender Factory divenne leader mondiale, creando strumenti musicali tutt’ora in uso.
«Quella di Fender fu una rivoluzione frutto di un’ostinata ricerca. Dopo aver di fatto inventato la chitarra elettrica, costante fu l’impegno per facilitare il compito di chi l’avrebbe suonata – osserva Sara Gentili, responsabile marketing di Crédit Agricole FriulAdria – da qui la creazione di modelli sempre innovativi e diversi nobilitati dai giganti della storia del rock come Pete Townshend, Jimi Hendrix, David Gilmour ed Eric Clapton».
Il Fender Vintage Museum ripercorre il periodo d’oro della Fender mostrando tutti i modelli di strumenti elettrici ed amplificatori costruiti dal 1951 al 1974, anno della sua cessione ad altra società. Gli oltre 100 esemplari, corredati di originali custodie sono esposti al pubblico con targhette identificative in ordine cronologico e filologico, ideata per far rivivere sonorità ed emozioni che hanno accompagnato un’epoca indimenticabile. Cataloghi, manifesti, documenti, memorabilia e fotografie originali dell’epoca corredano e donano valore aggiunto al Fender Vintage Museum. Un’autentica mostra nella mostra è poi la raccolta di vinili autografati da artisti scomparsi che hanno fatto la storia della musica.