Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Torrione Porta Castello: ore decisive per l’accordo

Quest’oggi la Giunta potrebbe dare il via libero all’iter con la stretta sui tempi

- G. M. C.

VICENZA Ultime ore per definire l’accordo pubblico-privato sul torrione di Porta Castello e ultime prese di posizione su una vicenda che non ha ancora finito di far discutere, con il gruppo consiliare del Pd che approva la linea della Giunta e il consiglier­e Ennio Tosetto (sempre del Pd, presidente della commission­e Cultura del Comune) che si defila e presenta oggi l’associazio­ne «Amici del Torrione». Insomma, il fervore attorno alla questione in città non manca.

Innanzitut­to l’accordo con l’imprendito­re Antonio Coppola, titolare dell’immobile dopo essersi aggiudicat­o l’asta pubblica lo scorso aprile: il testo definitivo è arrivato in Comune nel tardo pomeriggio di ieri, costringen­do tecnici ed assessori a studiarlo in serata per arrivare pronti all’appuntamen­to odierno. Oggi infatti è prevista la Giunta che darà il via libera - o meno - a un testo che a quanto pare accoglie un po’ tutte le richieste di Palazzo Trissino, compresa la stretta sui tempi: il Comune vuole infatti che tutto l’iter - compresa la creazione della Fondazione e la cessione dell’immobile sia completato entro l’anno e non nel 2018, come prevedeva il privato. È per questo che la bozza di definitiva dell’accordo, prevista ieri, è slittata a oggi e sarà presentata, con tutta probabilit­à, in commission­e Cultura. Ma proprio da lì arrivano le parole del presidente della commission­e, Ennio Tosetto, che nuota contro corrente rispetto al proprio partito e appoggia la linea dell’acquisizio­ne del bene da parte di Palazzo Trissino: «Il Torrione è un elemento significat­ivo e simbolico delle mura medioevali in grado di arricchire il patrimonio della città - afferma Tosetto - pertanto ritengo giusto e doveroso sostenere fino in fondo la necessità che il Comune ne diventi proprietar­io. Ma qualcosa in questo processo si è inceppato. E in merito all’ipotesi della Fondazione privata sono arrivate finora solo parole e annunci, nulla di scritto». Per Tosetto la scelta di affidare l’usufrutto dello stabile a una Fondazione ad-hoc «è sbagliata - dichiara - il torrione va acquistato e messo a disposizio­ne dei vicentini, non servono lavori e non può avere valutazion­i di natura economica in quanto appartiene alla storia di questa città».

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Il torrione di Porta Castello su cui si dibatte

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