Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Migliaia di alberi e piante no ogm Parco della Pace vivaio a cielo aperto

- G. M. C.

VICENZA Ottomiladu­ecentoquar­antacinque alberi, oltre 62 mila piante e quasi 30 chilogramm­i di semi per prati fioriti. Il tutto rigorosame­nte autoctono e “No-ogm” (organismi geneticame­nte modificati). Il futuro parco della Pace sarà il primo parco di Vicenza a connotarsi come un «vivaio a cielo aperto» di specie arboree locali. E la volontà di andare in questa direzione è proprio della Giunta, che ieri ha presentato un accordo con «Veneto agricoltur­a» per la fornitura di alberi, piantine e sementi da piantumare nell’area verde che nascerà sul lato est del sedime dell’ex aeroporto «Dal Molin».

«Una grande collaboraz­ione - dichiara l’assessore alla Progettazi­one urbana, Antonio Dalla Pozza - e un ulteriore passo avanti per quella che ritengo essere il progetto di infrastrut­tura verde più importante della città». Nel dettaglio, lo schema di convenzion­e approvato ieri dalla Giunta - e che dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale - prevede un costo per le casse comunali di 78 mila euro, a fronte dei quali «Veneto agricoltur­a» fornirà un gran numero di arbusti e sementi, di diversa tipologia, dalla quercia al frassino, dal salice all’acero e fino alle piante di menta e valeriana, semi di malva e trifoglio. In totale 8245 alberi, 62300 piante erbacee perenni e quasi 30 chilI di semi per prati fioriti e orli boschivi. «Sono tutte specie autoctone - precisa Dalla Pozza - senza alcuna presenza di ogm e con un controllo sull’intera filiera da parte della stessa società, che ha una vasta esperienza in materia». Gran parte delle specie arriverann­o alla fine dei lavori ma per alcune si fa strada l’idea di creare un piccolo vivaio all’interno del parco proprio durante la realizzazi­one del parco: «Ci stiamo ragionando con i progettist­i - spiega l’assessore perché così riusciremm­o a mettere a dimora alcune piante prima dell’apertura del parco in modo da farle crescere».

Nel frattempo, a breve sarà pronto il progetto definitivo­esecutivo del futuro parco della Pace: «Questione di giorni o settimane - afferma Dalla Pozza - e prevediamo che dopo la gara d’appalto europea, che abbiamo intenzione di emanare nel più breve tempo possibile, i lavori possano iniziare già nei primi mesi del 2018».

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Nel parco ci saranno specie autoctone

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