Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Museo: è rivoluzione digitale Monitor interattivi sull’arte
Previsti anche percorsi per non vedenti e sordomuti
BASSANO La rivoluzione digitale entra nei musei civici. Si parte dall’ambito della divulgazione che si dota di nuovi sistemi e strumenti: un totem con schermo multimediale, interattivo, e un nuovo, accattivante sito internet. Entrambi sono stati donati dai soci del Lions Club Bassano Host per garantire un’efficace divulgazione delle opere conservate e le molteplici iniziative proposte o ospitate nel suo interno.
La struttura è stata posizionata di fianco alla chiesa di San Francesco, verso piazza Garibaldi, facilmente individuabile dagli interessati e soprattutto dai turisti. Semplice e comodo da utilizzare, in funzione dall’alba a notte fonda, il totem è costituito da un monitor da 46 pollici touch screen che permette di interfacciarsi con il software del nuovo sito al quale è collegato, aprendo una finestra sul museo a 360 gradi e stimolando la curiosità dell’utente.
«È interattivo – sottolinea la direttrice Chiara Casarin –e a breve i testi saranno proposti anche in versione inglese e tedesca. Crediamo sia un efficace veicolo di promozione culturale e turistica, di valorizzazione del patrimonio museale e delle attività collaterali».
«La nostra visione dell’istituto è quella di un luogo inclusivo, popolato, aperto all’esterno, che stringe alleanze con il territorio – sottolinea l’assessore alla Cultura Giovanni Cunico – un museo estroverso. Obiettivi per i quali serviva una comunicazione rinnovata nella veste grafica e nei contenuti».
Il nuovo sistema rappresenta anche il primo passo di un nuovo processo per rendere l’istituto accessibile a tutti, anche ciechi, ipovedenti e sordomuti. «Vogliamo rendere fruibili le collezioni permanenti e le esposizioni temporanee ai disabili – annuncia la direttrice - utilizzando le nuove frontiere che consentono di tradurre testi e opere nei linguaggi dei segni o in rilievo».
Un traguardo tagliato e un obiettivo a lungo termine scaturiti dalla sinergia creatasi con il Lions Bassano Host oggi guidato da Gabriella Finco Criscuolo. Tutto è iniziato da un nucleo di pregevoli dipinti realizzati da Guido Benzi, lombardo trasferitosi a Bassano, dirigente delle allora Smalterie Venete.
«Appassionato di pittura, amava riprodurre il paesaggio e gli scorci cittadini – racconta il figlio Cesare - Alla sua scomparsa, abbiamo ceduto 70 quadri al club che ne ha allestito una mostra raccogliendo 18mila euro serviti poi per finanziare il totem e il nuovo sito del museo».