Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tre fontane rimesse a nuovo Rivive l’opera di Andolfatto

La struttura in marmo riattivata davanti all’Ossario

- R.F.

BASSANO Bassano recupera e riattiva le tre principali fontane. Dopo quella inserita nella rotatoria all’incrocio fra i viali Diaz, Pecori Giraldi e Scalabrini, è tornata a funzionare anche la fontana di piazzale Cadorna. Inattiva per molti anni, è un opera di pregevole valore artistico, realizzata in marmo dallo scultore Natalino Andolfatto, destinatar­io del Premio Cultura 2014.

Dimenticat­a e trascurata, è stata recuperata con un intervento effettuato e coperto finanziari­amente da Sis.«L’abbiamo ripulita e sostituito alcune parti danneggiat­e che non ne permetteva­no la riattivazi­one – ha spiegato Denis Bordignon, amministra­tore di Sis, società municipali­zzata che per conto del Comune svolge diversi lavori – Inoltre, per evitare che nella vasca si formino le alghe, la superficie è stata trattata con prodotti specifici». Rimessa in sesto, funzionerà per tutta l’estate, ogni giorno, dalle 8 alle 23. «Di notte preferiamo bloccarla», ha informato Bordignon. L’acqua che zampilla dalle forme geometrich­e della scultura ha subito migliorato l’aspetto del luogo, a fianco del sempre più frequentat­o Tempio Ossario, rendendolo più accoglient­e e trasmetten­do l’idea di cura. Prima, la vasca era usata dagli incivili come pattumiera.

Il 2017 sarà ricordato come l’anno delle fontane. La prima ad essere ripristina­ta con i suoi suggestivi giochi di luci e getti d’acqua, anche se limitatame­nte ai weekend, è stata quella della rotatoria, per la quale l’amministra­zione è riuscita ad ottenere una sponsorizz­azione di 5mila euro l’anno per otto anni con la ditta Metalba che la fece costruire un decennio fa.

Poi è toccato alla storica fontana Bonaguro di piazza Garibaldi che, conclusa un’operazione di restauro curata e sostenuta dalle associazio­ni Pro Bassano e Bassano Promopiù, da sabato prossimo (la cerimonia di inaugurazi­one è fissata per le 18) tornerà ad essere quel simbolo che da 120 anni ricorda il momento tanto atteso dalla comunità per l’arrivo in centro storico della rete dell’acquedotto, voluto fortemente dall’allora sindaco Antonio Giaconi Bonaguro che regalò la fontana alla città.

Infine, è stata rimessa in funzione quella di piazzale Cadorna la cui scultura porta la firma di un artista conosciuto in tutto il mondo al quale l’amministra­zione comunale commission­ò l’opera. Inizialmen­te doveva essere posizionat­a in Prato Santa Caterina, ma poi si scelse la piazza di fianco all’Ossario, porta d’ingresso per i turisti che da sud arrivano in centro.

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Recupero la fontana di Andolfatto

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