Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Confindustria Venezia, Riello con Zanardo
VENEZIA Il clima è torrido e, una volta tanto, l’uomo dei condizionatori non contribuisce a raffreddarlo. La corsa per la presidenza di Confindustria VeneziaRovigo, che vede la sfida tra il vice uscente Vincenzo Marinese e il candidato dell’ultima ora Damaso Zanardo, si fa ogni giorno più calda e soprattutto quest’ultimo e i suoi sostenitori la stanno conducendo con una raffica di comunicati stampa ed endorsement che hanno fatto più volte arrabbiare in privato il primo, che sembra essere il favorito. Ieri Alessandro Riello, imprenditore veronese dall’Aermec che però è iscritto anche in laguna perché titolare della Rpm (motori elettrici) di Badia Polesine, ha lanciato il suo sostegno a Zanardo: «Lo conosco dai tempi dei Giovani Imprenditori e già allora lo avevo apprezzato per la sua passione, la sua progettualità e la capacità di gestire le complessità ha scritto Riello - Mi piace molto il suo mettere l’imprenditore, prima ancora che l’impresa, al centro dell’attenzione». Secondo Riello è Zanardo il candidato che può combattere la strisciante disaffezione che c’è in Confindustria. «Mi è piaciuto come affronta il tema dell’innovazione a 360 gradi, dall’industria 4.0 alla piattaforma logistica a un nuovo modo di pensare il turismo e la cultura per finire ai nuovi servizi e alla nuova finanza», continua. Ma è soprattutto la notizia che le aziende a sostegno dell’imprenditore della logistica siano triplicate rispetto alle ormai famose 101 dell’appello alla vigilia della scadenza delle candidature, a mettere un po’ di pepe a una sfida che sembrava scontata. Anche se i conti si faranno sui numeri veri, per i quali bisognerà aspettare l’esito delle consultazioni dei saggi che stanno accelerando e dovrebbe concludere per la prossima settimana. Nella prima fase, infatti, le imprese vanno «pesate» e quelle con più dipendenti hanno più voti: per poter accedere alla vera e propria competizione bisogna incassarne almeno il 20 per cento. Le voci di corridoio danno per Marinese alcune delle principali imprese, da Eni a Enel, dalla Save di Enrico Marchi alla galassia comunale grazie all’accordo con Luigi Brugnaro (tra gli iscritti ci sono per esempio Actv e il Casinò). «Vedremo alla fine - dicono però gli uomini di Zanardo - le grandi imprese ascoltano tutti e poi si schierano. Il 20 per cento? E’ alla nostra portata». Entrambi i candidati in questi giorni stanno girando come trottole per convincere i colleghi della bontà del proprio programma.