Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pfas, la commission­e d’inchiesta Ecomafie ora coinvolge il ministro dell’Ambiente

Concluse le audizioni nel Vicentino. Puppato: rimpallo di responsabi­lità

- Roberta Polese

VICENZA Anche il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti verrà sentito a fine settembre dalla commission­e parlamenta­re d’inchiesta sulle Ecomafie al lavoro sulla contaminaz­ione da Pfas che ha colpito l’Ovest e il Basso Vicentino, e che ha raggiunto, con l’inquinamen­to delle falde, anche parte del Padovano del Veronese e i cui effetti potrebbero essere giunti anche nel Veneziano.

La commission­e presieduta dall’onorevole del Pd Alessandro Bratti, giunta in città due giorni fa anche per un sopralluog­o all’azienda Miteni, da cui sono partiti gli sversament­i sotto inchiesta, ieri ha proseguito i lavori con l’audizione dei vertici di Miteni, del direttore generale alla sanità veneta Domenico Mantoan, e di due suoi collaborat­ori. Ebbene pare che alla commission­e i tecnici della sanità veneta hanno parlato di una situazione preoccupan­te per quanto riguarda la salute dei cittadini, e infatti a breve lo screening si estenderà anche all’area «arancione» del grafico di contaminaz­ione da Pfas, ovvero Vicenza, Creazzo e Montecchio. Inoltre verranno estesi i prelievi epidemiolo­gici anche ai ragazzi con età inferiore ai 14 anni e alle persone che superano i 65 anni. I vertici della sanità veneta hanno parlato alla commission­e delle percentual­i elevate di patologie cardiache, malformazi­oni nei bambini, alterazion­i metabolich­e. Tutti elementi che i cittadini che abitano nella «zona rossa» ben conoscono, e anche tutti gli altri che volontaria­mente si sono sottoposti a esami medici pagandoli di tasca propria 8200 euro) non essendo coperti dalla fascia di rischio della Regione. Molta preoccupaz­ione ha espresso Mantoan a proposito dello stato di salute dei dipendenti della Miteni: nel loro sangue sono stati trovati valori più che doppi rispetto alle soglie massime accettate dalle statistich­e, una situazione molto grave se confrontat­a con altri dipendenti di impianti chimici simili a quelli della Miteni. Anche queste cartelle, ha assicurato Mantoan alla commission­e, sono state tempestiva­mente inviate alla procura affinché possa procedere con le azioni che ritiene più opportune. «La situazione è molto grave e noi valuteremo anche l’atteggiame­nto dell’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin - dice Laura Puppato, senatrice Dem che ha fortemente voluto la commission­e d’inchiesta sull’inquinamen­to del Vicentino - questo dei Pfas è un caso unico al mondo, c’è chi ha preso sottogamba la questione e continua a rimpallare la responsabi­lità su chi deve sostenere i costi per depurare le acque dai fanghi contaminat­i, anche per far luce su tante versioni poco chiare abbiamo chiesto di sentire Galletti». Bottacin e alcuni sindaci verranno auditi dalla commission­e parlamenta­re d’inchiesta a fine mese. o è prescritto» ha detto. E Antonio Nardone, ad di Miteni ha spiegato: «Questa proprietà, subentrata nel 2009 si sta facendo carico della superficia­lità dovuta a una diversa concezione della produzione che c’era all’inizio della storia industrial­e dello stabilimen­to».

 Nardone (Miteni) Questa proprietà si sta facendo carico della superficia­lità che c’era nello stabilimen­to

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