Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Impianti sportivi e sale ricreative per «compensare» lo stoccaggio rifiuti
BASSANO Una struttura moderna e funzionale alle esigenze della comunità di quartiere Prè, realizzata secondo criteri ecosostenibili, interamente finanziata da Etra. Dopo anni di alterne vicende che hanno costretto a rinviare l’opera, è finalmente pronto il bando per affidare i lavori di costruzione di quello che sarà il cuore pulsante del rione di Bassano sud. «Entro l’anno contiamo di aprire il cantiere», dice l’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo.
Il progetto prevede due edifici collegati da una tettoria, un impianto sportivo in materiale sintetico, con spogliatoi, servizi e un’area giochi. «Internamente saranno ricavati una sala polivalente, una cucina e locali magazzino – spiega il presidente del comitato di quartiere Ivano Piovesan – Il nuovo complesso sarà il punto di riferimento e di aggregazione della nostra zona, che ad oggi manca».
Un intervento da 1 milione 50mila euro, coperto da Etra come prevede la convenzione stipulata nel 2011 con il Comune e consiglio di quartiere per compensare l’impatto e i disagi determinati dalla presenza dell’impianto anaerobico di smaltimento dei rifiuti urbani. Una convivenza difficile, a fronte della quale la società si è impegnata a versare ogni anno la somma di due euro per tonnellata di frazione secca, quindi non riciclabile, conferita nel polo di via dei Tulipani. Con la clausola che la cifra sia investita in opere concordate con il comitato.
La scelta è caduta sulla nuova area socio –ricreativa per la quale sono state accantonate le somme pregresse versate dalla multiutility. Il nuovo complesso sorgerà su un terreno di proprietà comunale dove ora c’è una struttura precaria. Nel frattempo, è migliorato rispetto al passato il disagio legato all’emissione degli odori nei pressi della struttura di conferimento dei rifiuti. «Etra esegue regolarmente i controlli come da protocollo – spiega Piovesan - e tiene monitorata la qualità dell’aria. Al momento i parametri risultano sotto i limiti. La salvaguardia della salute pubblica e la sicurezza degli impianti di smaltimento sono per noi prioritari e infatti sono state le prime garanzie che abbiamo messo nero su bianco nell’accordo con la società di servizi».