Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pedemontana, il Pd: «Ancora troppe ombre»
BASSANO «La Superstrada Pedemontana Veneta va finita, ma tutta l’opera deve tornare ad essere rispettosa dell’ambiente e gratuita per cittadini e imprese residenti». A dirlo sono stati ieri mattina gli esponenti regionali del Pd, riuniti in via Ca’ Dolfin, a Rosà, proprio di fronte ad uno dei «blocchi» attuali generati dalla Pedemontana. «Un’opera – ha affermato il capogruppo in consiglio regionale Stefano Fracasso – il cui iter ci preoccupa e sul quale rimangono ancora troppe ombre». Per tenere alta l’attenzione, venerdì prossimo i rappresentanti del Pd saranno presenti in dieci punti nevralgici del progetto con manifestazioni e sit-in. Da Montecchio Maggiore a Spresiano, ma anche lungo la Nuova Gasparona a Marostica e all’incrocio tra la Valsugana e la futura Pedemontana tra Bassano e Rosà: «Pagheremo quest’opera quattro volte – tuona la senatrice bassanese Rosanna Filippin che abita a pochi passi dalla nuova arteria – attraverso i soldi versati dallo stato, dal rischio di impresa che si è accollata la regione, dai pedaggi e dal fatto di vivere in un territorio ulteriormente devastato». Pochi giorni il crollo di una parte del cantiere a Castelgomberto: «Un incidente che non va minimizzato e sul quale chiederemo a Zaia ulteriori chiarimenti» ha concluso il consigliere regionale Pd Andrea Zanoni.