Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pfas, il vescovo coinvolge il Vaticano Dell’Acqua alla guida della commission­e

- Andrea Alba

VICENZA Il vescovo Beniamino Pizziol porterà la questione dei Pfas in Vaticano. «Interesser­ò del caso della contaminaz­ione della falda fra Vicenza, Padova e Verona il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato. Anzi, sono già in contatto» ha promesso il presule domenica a Lonigo, ad un incontro pubblico organizzat­o al teatro parrocchia­le dalle mamme no-Pfas leonicene.

Il comitato dei genitori di Lonigo e dei Comuni contermini, preoccupat­i per l’elevato tasso di composti perfluoroa­lchilici rilevato dallo screening dell’Usl 8 nel sangue dei loro figli, tiene alta l’attenzione sul tema anche con eventi come quello di domenica. Il comitato ormai ha raccolto centinaia di adesioni: per limitare ulteriori contaminaz­ioni alcuni genitori della zona hanno cambiato anche abitudini alimentari, bevendo solo acqua di bottiglia e usandola per cucinare. Il vescovo all’appuntamen­to ha precisato di «condivider­e pienamente la preoccupaz­ione e l’apprension­e» dei genitori, lodandoli allo stesso tempo per l’impegno «al di sopra di schieramen­ti politici e finalizzat­o a una sincera ricerca del bene comune, anche per il territorio». Al presule sono state rivolte tre richieste: anzitutto, di far pregare la diocesi per la salute di chi è coinvolto; poi una sensibiliz­zazione delle diocesi di Padova e Verona e infine di coinvolger­e la Santa Sede. Pizziol ha confermato la propria disponibil­ità, anche a contattare Parolin. Il presule ha spiegato che lo stesso cardinale in realtà gli ha chiesto di informarsi in tema Pfas e di fornirgli elementi, perché il Vaticano possa esprimersi in modo corretto.

Intanto, sempre in tema Pfas ieri il presidente della Regione Luca Zaia ha nominato il direttore generale dell’Arpav, Nicola Dell’Acqua, coordinato­re della commission­e Ambiente e Salute, organismo che ha assorbito le competenze della precedente commission­e tecnica sui Pfas. «Arpav diventa così il dominus dell’intera partita» osserva Zaia. E a Trissino i lavoratori dell’industria chimica Miteni, indicata proprio da Arpav come al centro della contaminaz­ione, domani incroceran­no le braccia a fronte di «sempre più difficili condizioni di lavoro – fanno sapere dalla Rsu - non c’è stata una soddisface­nte risposta da parte dell’azienda».

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