Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Spacciator­e ai domiciliar­i in canonica

- Angela Tisbe Ciociola

Don Marco ha incontrato Mohammed in carcere, al Due Palazzi di Padova e quando ha visto che stava male, ha deciso di ospitarlo in canonica per scontare i domiciliar­i. «Ho messo in atto il Vangelo», dice.

L’ultima è Deliveroo. La piattaform­a che consegna a domicilio i piatti dei migliori ristoranti cittadini, nata a Londra nel 2013 e già presente in 12 paesi, è appena approdata a Padova, la nona città in Italia ad attivare il servizio di food delivery e la seconda in Veneto dopo Verona.

Il concetto è semplice: si accede dal desktop del pc o dall’app, si consulta il menu del ristorante preferito e si aspetta il rider, che consegna il pasto in bicicletta o in scooter in un tempo medio di mezzora. Entro fine anno, stando alle stime di Deliveroo, il servizio comprender­à 50 ristoranti e darà lavoro a 40 fattorini; a Padova tra l’altro la concorrenz­a è agguerrita, visto che Just Eat aggrega già pizzerie, ristoranti cinesi, sushi e kebab da asporto. In realtà la novità conferma una tendenza in atto da tempo, con servizi online di consegne a domicilio sempre più diffusi in tutto il Veneto, non solo per i pasti pronti ma anche per la spesa. Qualche esempio? Supermerca­to24, nata a Verona nel 2014, espone la mercanzia di diverse catene, manda a casa un personal shopper entro un’ora per 4,90 euro e poche settimane fa ha esteso il servizio a quattro comuni dei Colli Euganei, mentre Cicalia spedisce il giorno dopo col corriere tutti gli ordini ricevuti entro le quattro del pomeriggio e a Venezia c’è Spesù, che propone una comparazio­ne tra i prezzi di diversi supermerca­ti e manda il fattorino in quello scelto dal cliente.

Chi non vuole consultare gli aggregator­i, può sempre rivolgersi al supermerca­to di fiducia: quasi tutte le catene, infatti, hanno allestito una vetrina virtuale con pagamento online e consegna a domicilio. Oltre alle startup e ai grandi marchi del settore alimentare, la filosofia delivery ha conquistat­o anche il mondo del non profit come Familydea, una piattaform­a che offre servizi di assistenza alla famiglia e che adesso coordina le cooperativ­e anche nella consegna a domicilio della spesa, in particolar­e per soddisfare le richieste di anziani e malati. Se poi si esce dall’ambito del food, l’elenco dei servizi a domicilio per prodotti come libri, videogioch­i, dvd ed elettronic­a è ancora più lungo. A partire da Amazon, che ha appena aperto due nuovi poli logistici a Rieti e Vercelli: nel piano di espansione aziendale, a quanto pare, ci sarebbe anche il Veneto. Insomma, pare di capire che il casolino sia un lontano ricordo e che ormai il consumator­e stia perdendo l’abitudine a uscire di casa: «Siamo tornando indietro con metodi moderni – commenta Massimo Zanon, presidente di Confcommer­cio Veneto -. Negli anni Sessanta c’erano i garzoni che andavano nelle case dei ricchi, oggi ci sono le piattaform­e che si appoggiano ai negozi convenzion­ali. Noi non siamo contrari, tanto che le librerie hanno aderito ad Amazon da tempo; faccio solo notare che tutto ha un costo e che questo tipo di servizio sarà disponibil­e per una certa fascia di popolazion­e. I negozianti sono alla finestra di un mondo che sta cambiando e devono intercetta­re le novità per vincere le sfide del futuro, senza dimenticar­e che nessuno regala nulla»

 Zanon Un ritorno al passato con mezzi moderni. Prima c’erano i garzoni, ora c’è il web

 ??  ?? I fattorini I ragazzi in bici con pranzi, cene e spesa di Deliveroo. E mentre ritornano i garzoni di nuova generazion­e, Amazon cerca un capannone in provincia per soddisfare l’e-commerce sempre più diffuso
I fattorini I ragazzi in bici con pranzi, cene e spesa di Deliveroo. E mentre ritornano i garzoni di nuova generazion­e, Amazon cerca un capannone in provincia per soddisfare l’e-commerce sempre più diffuso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy