Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
LE ACCUSE
Quando la mattina del 4 giugno del 2014 fu arrestato per l’inchiesta Mose con l’accusa di corruzione, Renato Chisso era l’uomo delle infrastrutture in Veneto, assessore a palazzo Balbi ininterrottamente per 14 anni dal 2000, prima con Giancarlo Galan e poi con Luca Zaia.Detenuto per quattro mesi in carcere a Pisa, si è sempre proclamato innocente. Ha patteggiato una pena di 2 anni e mezzo ribadendo di averlo fatto per ritornare a casa. Mai trovati i 2 milioni di tangenti ipotizzati dagli inquirenti, gli è stato pignorato il vitalizio. È stato condannato dalla Corte dei Conti a restituire 5,8 milioni. Lavora per una cooperativa sociale di ex detenuti.