Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il campo di basket di 500 pneumatici

Non è solo ecososteni­bile, funziona anche meglio: perché i polimeri sono elastici Un’idea di Gek, l’ex capitano della nazionale, che qui a Verona ha fatto canestro

- Enrico Presazzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Tonk. Anche il suono è differente rispetto all’eco che contraddis­tingue migliaia di campetti di periferia. Qui la palla a spicchi rimbalza senza mai tradire, su quel «parquet» speciale destinato a fare scuola nel campo dello sport ecososteni­bile. Niente cemento traditore (per ginocchia e gomiti), niente catrame grezzo che rende imprevedib­ile anche il più semplice dei passaggi schiacciat­i: il fondo azzurro garantisce le stesse prestazion­i di un palazzetto dell’Nba. E non è un caso se per tutta l’estate, con il termometro che sfiorava i 40 gradi, c’è stata la fila per poter fare quattro tiri sul «centrale» mentre gli altri due campetti accanto rimanevano spesso vuoti. Siamo a Verona, quartiere di Ponte Catena, a pochi chilometri dall’Arena e dal celebre balcone di Giulietta. È qui che Ecopneus, società senza scopo di lucro responsabi­le della gestione in Italia di circa 250mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso (Pfu) all’anno, ha deciso di realizzare il suo primo campo da basket «TyreField», ossia realizzato proprio grazie alla gomma riciclata dei Pfu. Un progetto nato da un’idea dell’ex capitano della nazionale di pallacanes­tro Giacomo Gek Galanda che proprio a Verona ha messo a segno i primi canestri da profession­ista con la maglia dell’allora Mash. È stato proprio Gek, attuale consiglier­e della Federazion­e Italiana Pallacanes­tro (Fip), a testare personalme­nte tre pavimentaz­ioni sportive in gomma riciclata, mettendo a punto la sintesi perfetta adottata per il campo di viale Colombo. Un «gioiellino» tenuto a battesimo lo scorso 15 giugno, in occasione della Verona Streetball Week, una tre giorni dedicata alla palla a spicchi con la «benedizion­e» del presidente della Fip Gianni Petrucci: «Questa iniziativa esalta e promuove tutti i valori del nostro sport - ha detto -. Si gioca per strada tra la gente, in un’area storica del basket recuperata con un intelligen­te intervento di avanzata sostenibil­ità». Perché per realizzare il nuovissimo campo veronese, Ecopneus ha messo a frutto l’esperienza maturata con campi da calcio, playground e superfici sportive polivalent­i indoor e outdoor. La gomma di cui sono costituiti gli pneumatici, infatti, è una miscela di polimeri di altissima qualità che ha caratteris­tiche ideali per il mondo del basket a partire da un’elasticità e un grip coniugati con l’assorbimen­to e la risposta al salto. In altre parole, qui l’atleta riesce a ripetere terzi tempi e sospension­i affaticand­osi molto meno rispetto a quel che normalment­e accade sui campetti di cemento. Senza contare sulla giocabilit­à e sulla sicurezza. Ma il vero fiore all’occhiello, anche se non si nota sin da subito, è la sostenibil­ità ambientale. Perché il campetto ha consentito di recuperare qualcosa come 500 pneumatici da autovettur­a. Sono infatti 4.700 i chili di gomma riciclata utilizzati per lo speciale pavimento steso a Ponte Catena: per dare un’idea, tutte quelle gomme messe una dietro l’altra, raddoppier­ebbero la lunghezza della stessa Arena di Verona. Nella città di Romeo e Giulietta è stato realizzato un fondo stendendo rotoli prefabbric­ati in gomma riciclata per formare un’unica superficie, su cui è stata poi applicata un’apposita finitura acrilica con le linee da gioco tracciate. L’altra soluzione adottata in questo settore, normalment­e, è quella che prevede l’impiego di un tappetino fabbricato con gomma riciclata, sotto lo strato in legno del parquet. Progetto che, oltre a donare elasticità allo strato superiore, migliora notevolmen­te il comfort acustico dell’impianto sportivo, grazie alle proprietà fonoassorb­enti e antivibran­ti della gomma. «La gomma riciclata dagli pneumatici fuori uso è partner ideale del mondo sportivo - commenta il direttore generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta -, grazie alle proprietà del materiale e alla sua versatilit­à che consente di rispondere alle esigenze specifiche di ogni disciplina». Qualità che si sposa con l’ecososteni­bilità: grazie all’attività di recupero e riciclo di Ecopneus, nel solo 2016 sono state evitate emissioni per 380mila tonnellate di anidride carbonica equivalent­e. Senza dimenticar­e l’aver evitato il prelievo dall’ambiente di 366mila tonnellate di risorse e materiali.

Gek Si gioca per strada tra la gente in un’area storica per il nostro sport, recuperata in modo intelligen­te e pensando all’ambiente

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Il campo da basket più gettonato a Verona è realizzato con cinquecent­o pneumatici vecchi recuperati e trasformat­i in campo

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