Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Weekend pedalando, fino a Ostiglia

Sul percorso della vecchia ferrovia, una gita per tutti e tappa «riso»

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Il percorso conta 118 chilometri. Lì correva la vecchia ferrovia che collegava Treviso a Ostiglia, verso Mantova. La vecchia ferrovia è stata convertita in pista ciclabile solo per 70 chilometri, ma è indubbiame­nte un percorso di grande fascino, che attraversa territori verdi e immersi nella natura col vantaggio di farlo sulle due ruote. La Fiab - gli amici della bicicletta- di Belluno organizza per sabato 7 e domenica 8 ottobre una pedalata d’autunno Vicenza-VeronaOsti­glia, tagliando fuori la dorsale trevigiana che attraversa Quinto e concentran­dosi sulla parte alta del percorso che arriva in terra lombarda. Il programma, messo a punto per vedere coinvolte anche famiglie con bambini, prevede due percorsi: uno facile, sostanzial­mente pianeggian­te (via Montecchio Maggiore), di circa 68 chilometri con perfino la possibilit­à, al ritorno, se uno proprio non ce la fa, di tornare indietro col bus a Montebello Vicentino. Questo gruppo sarà guidato dal presidente di Fiab Verona, Corrado Marastoni.

L’altro itinerario, stessa lunghezza, prevede la variante verso i monti Berici, con un dislivello di salita di circa duecento metri e lo splendido panorama di Vicenza. A fare da guida in questo percorso Silvia e Roberto di Conegliano. I due gruppi si riuniranno a Montebello e procederan­no insieme verso Verona, dove si passerà la notte. Il giorno dopo il percorso è tutto pianeggian­te e l’obiettivo è arrivare a Isola della Scala, nel Veronese, per godere dei piatti della 51esima fiera del Riso che quest’anno, grazie alla collaboraz­ione con Enaip, schierano anche due piatti gluten free: il risotto all’Isolana gluten free e il classico risi e bisi rivisitato in chiave vegan e gluten free. Poi si prosegue attraversa­ndo Nogara, Gazzo Veronese, l’oasi del Busatello e l’arrivo a Ostiglia per le 18, al chilometro 67. Un percorso che un tempo era possibile fare solo in treno o in auto e di cui da qualche anno le due ruote si sono appropriat­e per godere così del paesaggio che

Si può fare una via più pianeggian­te e una con duecento metri di dislivello

cambia, con resti romani, una natura lussureggi­ante e ritmi decisament­e più lenti.

Per partecipar­e la prenotazio­ne è obbligator­ia sul sito www.bellunobic­i.it

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Corrado Marastoni Il responsabi­le regionale di Fiab cicloturis­mo guiderà uno dei gruppi

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