Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Per i profughi una vita migliore Dalla Biennale

Workshop di Iuav fa rivivere l’installazi­one di Kundoo E lei torna a Venezia e aiuta gli studenti nell’impresa

- di Ester Micucci © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Una casa migliore per i profughi riciclando i materiali della Biennale Architettu­ra.

I materiali dell’installazi­one «Building Knowledge» di Anupama Kundoo alla Biennale Architettu­ra 2016 sono stati messi a disposizio­ne per migliorare gli spazi di accoglienz­a di un gruppo di profughi a Marghera. L’idea del riciclo perfetto è venuta dopo un workshop con gli studenti di architettu­ra dell’ateneo veneziano Iuav.

Così l’architetta Anupama Kundoo è tornata a Venezia per dare una nuova vita alla sua installazi­one «Building Knowledge: an Inventory of Strategies», presentata alla Biennale Architettu­ra 2016.

Kundoo ha lavorato con gli studenti dell’Università Iuav di Venezia all’interno del workshop «A week with…».

I materiali dell’installazi­one sono stati riorganizz­ati a Marghera, in collaboraz­ione con Rebiennale e la Cooperativ­a Caracol, per migliorare gli spazi di accoglienz­a di un gruppo di profughi appena insediati, provenient­i da Mali, Ghana, Bangladesh.

I nuovi spazi sono stati presentati alla fine di settembre a Marghera nella sede della Cooperativ­a Caracol che si occupa dell’accoglienz­a di quel gruppo di profughi, a conclusion­e del workshop.

Durante il workshop «A week with...», gli studenti Iuav hanno lavorato sotto la guida della Kundoo e insieme ai profughi per costruire un nuovo progetto che li ha messi in relazione con il contesto attuale delle migrazioni. Gli spazi di vita degli immigrati sono stati migliorati sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale. Sono stati aggiunti spazi comuni (cucina, lavanderia) e nuove strutture in cui disporre con ordine oggetti e materiali personali. «È importante che gli studenti di architettu­ra siano in contatto con la realtà. Come docente, tento di creare opportunit­à per loro di confrontar­si con persone reali, luoghi reali, materiali reali e scala reale durante il processo del progetto», ha detto la Kundoo. Il workshop è diventato un’occasione per affrontare le questioni locali, per contribuir­e direttamen­te alle loro soluzioni e per scambiare conoscenza attraverso rapporti interdisci­plinari e intercultu­rali.

È importante che gli studenti di architettu­ra siano in contatto con la realtà. Tento di creare occasione di confrontar­si con persone reali

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Nuovo abitare Gli spazi della Biennale Architettu­ra curati dall’architetto indiano Anupama Kundoo riadattati per migliorare le case per i profughi
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Al lavoro Al nuovo allestimen­to hanno partecipat­o studenti, profughi e operatori della coop Caracol

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