Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I fratelli delle pulizie (con la pioggia e un’idea)
La partenza in un garage a Verona. E il brevetto di un macchinario, grazie al nonno
L’idea è semplice. Pulire pavimenti e grandi superfici in modo ecologico, meglio se con acqua piovana. Una storia imprenditoriale avviata nel 2013 dai fratelli veronesi Alessandro e Marco Florio, rispettivamente 33 e 31 anni, entrambi programmatori, ripartiti dal lavoro del nonno artigiano edile per darsi un futuro. Si chiama Idrowash, la loro attività è stata oggetto di studio in una tesi di economia internazionale dell’università di Pavia. Tanto che sono stati chiamati a diventare speaker alla Camera dei Deputati per un confronto con l’intergruppo parlamentare all’innovazione. Non solo: la start up nel corso dell’Expo 2015 è stata selezionata e presentata come una delle eccellenze italiane. «L’idea di fondo — dicono i fratelli delle pulizie — è che l’edilizia esistente è già sufficiente e che basta ristrutturare e riqualificare per un’edilizia davvero sostenibile».
Tutto è nato da un’esigenza molto basilare. «Volevamo trovarci un lavoro», spiega Alessandro. «Così abbiamo avviato un’impresa artigiana nel settore dell’edilizia. Dovevamo ripulire un rustico che avevamo ereditato, ma c’erano costi enormi. Noi cercavamo soluzioni economiche e rispettose dell’ambiente. Io e mio fratello abbiamo quindi deciso di ripartire dal lavoro di nostro nonno, che era un artigiano edile molto sensibile ai temi ecologici».
La loro innovazione –— decollata con un progetto elaborato nel garage di casa grazie all’aiuto economico dei genitori, idea poi brevettata — parte subito col piede giusto: l’uso intelligente dell’acqua per la pulizia e la riqualificazione di grandi edifici e spazi, senza l’uso di prodotti chimici, un sistema di pulizia profonda di ampie metrature grazie a un macchinario costruito ad hoc che utilizza acqua fredda, meglio se piovana, ad altissima pressione. «Ci occupiamo di riqualificare immobili e luoghi pubblici — spiegano ancora i due fratelli — la nostra soluzione consente il recupero dei materiali, la riduzione dell’uso di prodotti chimici e un risparmio di costi e tempi rispetto a soluzioni tradizionali». Adesso possono guardare i frutti del loro lavoro: fatturano sui centomila euro l’anno e a volte devono chiedere aiuto a dei collaboratori per portare a termine lavori particolarmente impegnativi. Il loro cliente tipo? Gestori di spazi dove ci sono giardini o alberi, luoghi frequentati da animali e bambini. Infatti, il loro macchinario, capace di pulire in un giorno 500 metri quadrati, agisce su pietra, marmo, bronzo, ceramica, vetro, acciaio da smog, muschi, olio motore o imbrattamenti vari usando acqua.
Ma i due fratelli si sono specializzati anche nella comunicazione. Amano raccontare le proprie rivoluzioni, collaborano con Cleaning Community.net, rivista per la quale curano una rubrica dedicata a chi fa le pulizie. Alessandro chiude con l’ultimo progetto partito: «Un progetto divulgativo che si chiama “Gli eroi del pulito”. Una raccolta di esperienze e storie degli eroi silenziosi che operano per pulire».