Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Sentinelle dall’identità segreta su strade, scuole e condomini contro ladri e maltrattam­enti

Venti «guardie popolari» autorizzat­e a fare segnalazio­ni nascoste

- Raffaella Forin

BASSANO I quartieri di San Vito, San Marco e San Michele diventano «zone monitorate dai residenti: auto persone e comportame­nti sospetti saranno segnalati alle forze dell’ordine», come riportano i manifesti che a breve compariran­no nei tre rioni nei quali dal 16 ottobre scatta il progetto «Quartiere sicuro - Bassano sicura». Definito anche «controllo di vicinato », consiste in un’ auto organizzaz­ione di gruppi di volontari, autorizzat­i e formati, con il compito di rilevare le situazioni sospette, in aree private e pubbliche, per segnalarle alle forze dell’ordine attraverso canali dedicati.

«Oltre ai tradiziona­li numeri di telefono, comunicher­emo anche attraverso tablet e gruppi whatsapp», spiega Emanuele Ruaro, comandante della Polizia locale.Si parte con 5 «sentinelle» per quartiere e un coordinato­re, che è il presidente del comitato, in contatto con Carabinier­i, Polizia di Stato e Locale.

«Non si tratta di ronde, nemmeno di passeggiat­e della sicurezza e i volontari non indosseran­no divise o segni di riconoscim­ento: la loro identità rimarrà anonima, ma non per la Prefettura e la Questura che hanno dato il via libera al progetto», tiene a precisare l’assessore alla Polizia locale Angelo Vernillo. «Sono persone qualsiasi che nel loro contesto quotidiano potranno segnalare, senza intervenir­e, comportame­nti sospetti, vulnerabil­i o di emergenza: l’auto che passa, il soggetto che insospetti­sce, bande di vandali o writers, ma anche casi sociali come la famiglia che non manda a scuola i figli – spiega Giampaolo Sollinger della Polizia di Stato - L’iniziativa si configura come uno stimolo a superare quella ritrosia nell’avvertire con tempestivi­tà le forze dell’ordine».

«A Bassano non vi è un allarme sicurezza, ma ben venga un occhio in più sul territorio – osserva Adriano Fabio Castellari, capitano della compagnia cittadina dei Carabinier­i Per i cittadini è un modo di prendere coscienza e consapevol­ezza su ciò che avviene nella propria area di residenza e di dare un contributo, a livello di informazio­ne, alla vita della comunità e alle forze dell’ordine».

«Significa anche avere una percezione reale della situazione e del pericolo – aggiunge il sindaco Riccardo Poletto – e di mettere in campo forme positive di socialità».

 Municipale I cittadini potranno comunicare con noi con le chat su whatsapp  L’assessore I prescelti dovranno denunciare liti in casa e bimbi trascurati

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(foto archivio) La formazione I vigili urbani hanno «formato» le sentinelle popolari

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