Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Punta Canna, via il bagnino fascista «Troppi casini, addio consensual­e ma sono già pieno di offerte»

- Antonino Padovese © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CHIOGGIA (VENEZIA) Playa Punta Canna, si volta pagina. Dopo ventidue anni, il gestore Gianni Scarpa lascerà la gestione dello stabilimen­to di Sottomarin­a. Quello famoso per i simboli fascisti, le foto di Mussolini e i cartelli «Zona inadeguata ai bambini e ai buzzurri» e in cui le regole erano quattro: ordine, pulizia, disciplina e severità. Dopo un’estate tormentata, culminata con l’ordine del prefetto di Venezia di rimuovere ogni riferiment­o al Ventennio, la società che dal 2011 gestisce lo stabilimen­to di Sottomarin­a ha inviato una lettera raccomanda­ta a Scarpa. Il contratto stagionale, scaduto il 30 settembre, nel 2018 non sarà rinnovato «per salvaguard­are la serenità della società».

Gianni Scarpa, due giorni fa il pm ha chiesto l’archiviazi­one per l’accusa di apologia di fascismo e adesso la licenziano?

«La decisione della procura di Venezia non c’entra nulla, questa era una decisione che avevamo già preso tempo fa».

Ha detto «avevamo», significa che si tratta di una decisione condivisa?

«Sì certo. Alla società Summertime, titolare dello stabilimen­to, lavora anche mia moglie e tre bravissimi ragazzi, che in estate portano avanti lo stabilimen­to. Figuriamoc­i se non è una decisione che abbiamo preso assieme».

Perché allora dopo 22 anni è finita?

«Perché dopo i casini di questa estate, che tra l’altro ci hanno fatto una pubblicità pazzesca e hanno portato ancora più gente da noi, ero diventato un personaggi­o esagerato. E poi a marzo farò 65 anni, è giusto dare spazio ai giovani».

Bilancio di questo ventennio a Sottomarin­a?

«Assolutame­nte positivo. La gente mi vuole bene e con le mie regole e il mio stile in 22 anni non ho mai avuto un solo incidente. Non ho mai chiamato una sola volta le forze di polizia. Quando vedete i poliziotti qui è perché li invito a bere il caffè. Io adoro le forze di polizia, soprattutt­o i carabinier­i, perché hanno una divisa nera».

Lei è un fascista?

«Certo. Sono un fascista convinto e moderno».

Che vuol dire?

«Che non mi piacciono quelli estremisti con i tatuaggi, io non ho neanche uno. Poi io voglio bene a tutti, anche a gay ed ebrei. Anzi, invidio gli ebrei perché sono ottimi imprendito­ri e sono bravi a fare soldi. Ci sono solo due categorie che non tollero».

E quali sono?

«I Rom perché mandano i bambini a rubare sapendo che non sono punibili. E i drogati che per una dose rubano la catenina alla mamma o la pensione al papà. Andrebbero sterminati, loro e i pusher. Come vede non ho parlato dei venditori ambulanti. Io non ce l’ho con loro ma con quelli che li mandano in spiaggia. Da me non disturbano ma se li vedo stanchi distribuis­co un po’ di zucchero così si tirano su».

Chi la sostituirà?

«Uno dei ragazzi della società, frequenta lo stabilimen­to da quando aveva 16 anni. Ha un bel sorriso e ci sa fare con la gente. E quando non sono in acqua gli darò sempre buoni consigli».

E che farà la prossima estate?

«I terreni davanti alla spiaggia, che è in concession­e demaniale, sono miei. Li ho ereditati dai miei nonni materni. Mi troverete sempre allo stabilimen­to. Magari andrò qualche volta in più in palestra. Sono istruttore fitness e prima col lavoro non riuscivo mai ad andarci d’estate».

Ma è vero che ha già ricevuto altre offerte?

«Ho tre proposte, qui a Sottomarin­a (non faccio i nomi senno’ danno dei fascisti anche a loro), e mi hanno cercato anche dalla Romagna, ho visitato degli stabilimen­ti molto belli a Rimini. Se accetterò? Mai dire mai».

Spariranno i cartelli?

«Quelli sono la storia di Playa Punta Canna».

E le foto di Mussolini?

«Quelle le faccio togliere così ci metto le foto mie».

 ??  ?? Con Salvini Gianni Scarpa insieme al leader della Lega Nord
Con Salvini Gianni Scarpa insieme al leader della Lega Nord

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy